Il 3 giugno 1993 persero la vita 7 operai in un incidente sul lavoro nell’area industriale di Milazzo. L'Amministrazione nel commemorarne i nomi sottolinea l’importanza della responsabilità sociale di impresa nei confronti dei lavoratori
Milazzo, 31/5/2013 - L'amministrazione comunale ha voluto ricordare le vittime della tragedia del 3 giugno 1993 all’interno della Raffineria.
Lo ha fatto con un manifesto col quale si commemora anche il 2 giugno Festa della Repubblica fondata sul lavoro. Il 3 giugno 1993 – si legge nel manifesto - persero la vita 7 operai in un incidente sul lavoro nell’area industriale di Milazzo. Questa Amministrazione nel commemorare i nomi di Antonio Gitto, Santo Bonanno, Sebastiano Boscarino, Salvatore Misenti, Angelo Caminito, Sebastiano Di Mauro e Salvatore Camalleri, sottolinea l’assoluta importanza della responsabilità sociale di impresa in primo luogo nei confronti dei lavoratori, di tutti i cittadini.
La giunta municipale ha approvato lo schema di regolamento per la concessione temporanea dei siti di interesse storico, culturale ed artistico di proprietà comunale a privati (Enti ed associazioni) per la realizzazione di mostre ed eventi a carattere culturale, didattico, sociale e divulgativo. I beni in questione sono Palazzo D'Amico, le sale congressuali presso il Castello, la sala Diana, l'Atrio del Carmine ed il teatro Trifiletti. Il Regolamento che consta di 18 articoli che contengono tutte le condizioni e le procedure che devono essere osservate dagli aventi diritto per ottenere la disponibilità temporanea del bene è stato depositato nella Segreteria del Comune in visione sino al 28 giugno 2013 nei giorni lavorativi. Nel suddetto periodo potranno essere presentate eventuali osservazioni anche da parte dei singoli cittadini.
Il dipartimento lavori pubblici ha avviato una procedura di contestazione con riserva di ogni azione risarcitoria nei confronti della ditta appaltatrice dei lavori di riqualificazione di piazza San Giovanni e via Gitto Pietro. Gli accertamenti sono stati eseguiti in contraddittorio con il legale rappresentante dell’Impresa con l’esecuzione di saggi e specifiche misurazioni e sono state rilevate incongruenze rispetto alle previsioni del progetto appaltato relativamente sia al materiale della pavimentazione utilizzata sia al sottofondo che ha subito vistosi cedimenti.
L’impresa appaltatrice ha manifestato ufficialmente la disponibilità ad eseguire i ripristini degli accertati dissesti della pavimentazione, entro breve tempo, da concordare preliminarmente con il Dipartimento lavori pubblici.
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