
Venezia, 11 luglio 2013 - Carceri: Il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri, dalle ore 10 ha visitato la casa di reclusione femminile che si trova sull'Isola della Giudecca, accompagnata dal capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Tamburino, dal Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie Angelo Sinesio e dal provveditore regionale per il Triveneto Pietro Buffa.
Il guardasigilli, guidato da Gabriella Straffi, direttore dell'Istituto, visita i reparti detentivi, il nido, e i siti destinati alle attività delle detenute, che nello specifico si dedicano alla lavorazione dell'orto, alla realizzazione di prodotti cosmetici, alla lavanderia ed alla sartoria. Il ministro Cancellieri si reca quindi in visita all'ICAM, Istituto a custodia attenuata per detenute madri, sorto in un appartamento adiacente alla casa di reclusione, che ospita donne detenute con figli fino ai tre anni di età. Ad oggi sono presenti presso la struttura penitenziaria 78 detenute, di cui 35 straniere e 43 italiane e 4 bambini.
Le principali attività nelle carceri sono la sartoria nell'Istituto Femminile della Giudecca e la lavanderia interna. Attraverso il Banco n.10 vengono venduti i modelli realizzati dalle lavoratrici che comprendono vestiti di vario tipo, abiti d'epoca e accessori.
La lavanderia invece ha permesso l'occupazione al momento di 8 persone.
Il femminicidio ''e' un problema che va combattuto soprattutto sul piano culturale dando alle donne la possibilita' di reagire e di ribellarsi, di avere l'indipendenza per farlo. Le pene ci sono, si puo' anche vedere di intensificarle ma ci sono dei meccanismi che devono essere messi a vantaggio della donna''. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, a margine di una visita al carcere femminile di Venezia, precisando che questo tema ''c'e' sempre stato''.
Sulle fibrillazioni romane del governo "aspettiamo gli eventi". Risponde cosi' il ministro della giustizia, Annamaria Cancellieri ai cronisti che le chiedono delle tensioni in atto nella maggioranza di governo. In occasione della sua visita al carcere femminile della
Giudecca a Venezia, il ministro ha spiegato:"E' una cosa che non seguo, io sto facendo il mio lavoro che e' molto bello ed emoziante.
Io penso a lavorare - ha assicurato - a portare avanti il mio lavoro fino all'ultimo giorno, poi quando arrivera', quel giorno,questo
appartiene alla politica".
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