Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

INPS SOSPENDE I TRATTAMENTI PENSIONISTICI AGLI STRANIERI E NON SI SA PERCHÉ

Roma, 17/07/2013 - Abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte di stranieri regolarmente soggiornanti che si sono visto sospendere i trattamenti pensionistici da parte dell’INPS senza alcuna plausibile motivazione se non in non meglio precisate verifiche. A seguito d’informazioni si è potuto apprendere che la questione coinvolga migliaia di cittadini immigrati,
tutti regolarmente soggiornanti e titolari di pensione sociale o di vecchiaia che dopo l’improvvisa sospensione dei propri trattamenti da parte dell’Istituto, hanno cercato invano di poterne ottenere il ripristino ed oggi si ritrovano senza alcuna altra fonte di reddito.

È un fatto gravissimo e a denunciarlo pubblicamente è Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che chiede una pubblica spiegazione da parte dell’ente previdenziale e a riprendere l’erogazione delle pensioni immediatamente con il versamento degli arretrati del periodo di sospensione.
In ogni caso, ci siamo attivati con i nostri operatori sia presso l’ente che la Guardia di Finanza, che non hanno potuto fornire adeguate informazioni in merito alla questione anche per il rimpallo di competenze tra soggetti.
Anche per tali ragioni, abbiamo già avviato i primi ricorsi per ottenere il ripristino dei benefici, perché non vorremmo che a pagare i costi della crisi ancora una volta fossero gli ultimi, che potrebbero essere stati individuati, da parte dello Stato, negli immigrati seppur in regola e a molti dei quali dopo che hanno versato per anni i contributi.

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