1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CASO ATTILIO MANCA, S. ALFANO: “VERGOGNOSA VICENDA GIUDIZIARIA, NON CI ARRENDEREMO”

PALERMO, 23/08/2013 - “L’inchiesta sulla morte dell’urologo barcellonese Attilio Manca è stata gestita in modo vergognoso: troppe lacune investigative e troppa superficialità da parte della Squadra Mobile e della Procura di Viterbo. C’è una famiglia che ha lottato per avere verità e giustizia e c’è tutta una comunità di persone oneste che ha aspettato vanamente un cambio di rotta. Attilio Manca non era un tossicodipendente e non avrebbe avuto motivi per togliersi la vita: aveva davanti a sé una brillante carriera medica.
L’unica certezza che abbiamo è che in questa vicenda hanno fatto da padrone l’omertà e le complicità. I punti oscuri e gli interrogativi rimasti senza risposte sono troppi. Per questo l’archiviazione del caso appare come l’ultimo atto di una ridicola farsa. Sono certa che interverrà la Procura Nazionale Antimafia, nell’interesse esclusivo della verità e della giustizia. Io, come sempre, sono al fianco della famiglia Manca. La memoria di Attilio appartiene a tutte le persone oneste, pertanto è un dovere della società civile tutta non arrendersi e continuare a chiedere che sia fatta luce, una volta e per tutte, su questo terribile delitto”.

Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, commentando l’archiviazione dell’inchiesta avviata per chiarire le dinamiche che hanno portato alla morte di Attilio Manca, trovato senza vita nella sua abitazione di Viterbo nel febbraio del 2004.


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