Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SICILIA, LEGGE "ANTIPARENTOPOLI": " UNA LEGGE ESTREMAMENTE DELUDENTE, PERCHÉ NON CAMBIA NULLA NEI FATTI"

Palermo, 12/08/2013 - L'Assemblea regionale siciliana ha approvato con 55 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astenuti il disegno di legge cosiddetto ''antiparentopoli'' che prevede, a partire dalla prossima legislatura, l'ineleggibilità per chi detiene partecipazioni in enti e società che abbiano rapporti economici con la Regione. Scatta da subito, invece, l'incompatibilità per i deputati che risultano avere partecipazioni negli enti della formazione professionale.
Dichiarazione dell'On.le Toti Lombardo del Partito dei Siciliani - MPA, in merito al disegno di legge sulle norme "Antiparentopoli" in discussione all'ARS: "La legge che è arrivata oggi in Aula è nei fatti una legge vuota, che ha risentito del comportamento ondivago del Governo e del Presidente Crocetta. Una legge presentata in prima battuta molti mesi fa che è poi stata condizionata non dall'interesse reale del Governo per questo tema, quanto piuttosto dall'interesse personale del Presidente della Regione alla visibilità mediatica. Una politica quindi dettata dalla cronaca e dall'opinione pubblica, fatto di per sé non negativo ma il cui risultato è però estremamente deludente, perché non cambia nulla nei fatti."

Dichiarazione dell'On.le Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo del Pds-MpA sul Disegno di legge "Antiparentopoli": "Quando abbiamo iniziato dibattito su questa norma ci siamo appassionati e abbiamo cercato di renderla concreta ed attuabile, contribuendo ai lavori della I Commissione, che ha fatto un ottimo lavoro. Una volta che il DDL è approdato in Aula quel lavoro è però andato perso, con una norma che è solo l'immagine sbiadita di ciò che avrebbe dovuto essere. Questa che arriva in Aula è una norma ripulita, anestetizzata. Priva di ogni vero provvedimento contro i parenti e gli amici, restano norme ridicole prive di significato amministrativo e politico.

Con i nostri emendamenti, talmente logici ed ovvii da risultare inaccettabili per il Governo, abbiamo provato a migliorare il testo, ma non restano che poche cose... una legge che prevede l'incompatibilità con la bocciofila ma non impedisce i favoristimi e i clientelismi.
Ci chiediamo dove siano coloro che si erano detti felici di una vera norma contro parentopoli. Dove sono i Grillini di fronte alla vuotezza di questa legge?"





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