Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CROCETTA A FLORESTA: «L'EOLICO HA DEVASTATO IL PAESAGGIO, IL SOLE È LA NOSTRA PRIMA FONTE DI RICCHEZZA»

Floresta (Me), 22/10/2013 – E’ così distante Floresta, in provincia di Messina, dalla civiltà dei consumi… energetici, dalle fonti ufficilia di produzione dell’energia elettrica da non fare neppure immaginare che il governatore della Sicilia Crocetta, intervenuto alla seconda sagra di Ottobrando, potesse parlare proprio di energia e in particolare dell’eolico: «Basta con queste pale eoliche, fermiamole per sempre. Fermiamo l'eolico e facciamo una verifica dell’'impatto che questo sistema infernale ha sull’ambiente e in Sicilia», ha detto il presidente Rosario Crocetta nella piazza di Floresta.
«L'eolico ha devastato il paesaggio – ha detto il presidente Crocetta a Floresta – e noi dobbiamo dire basta ai parchi off-shore che deturpano luoghi di rara bellezza, incontaminati e potenzialmente ricchi di ben altre risorse, a discapito del turismo, dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione agricola. Noi, in Sicilia, intendiamo produrre energia eco-compatibile, il solare è la nostra prima fonte di ricchezza».
“In Sicilia – ha detto Crocetta – con l’eolico abbiamo chiuso. A Gela abbiamo inaugurato il più grande polo fotovoltaico d'Europa e quella sarà la direzione che intendiamo dare alla produzione di energia in Sicilia. Bisogna mettere una pietra sopra alle pale eoliche, brutte da vedersi, invadenti, e pericolosa in quanto sull'energia alternativa in Sicilia la mafia ci ha messo le mani, come hanno dimostrato le inchieste della Dia, portando alla confisca di un tesoro da 1,3 miliardi e 43 società intestate a Vito Nicastri, presunto emissario del boss mafioso Matteo Messina Denaro”.

E proprio qua, in questo territorio dei Nebrodi, dove ancora sopravvive la cultura contadina, dove l'automobile e l'asino convivono non reciproco rispetto, sorge uno dei parchi eolici più chiassosi della Sicilia, quel parco eolico dei Nebrodi che ha portato ad arresti e inchieste della magistratura. Qua le pale eoliche sembrano un esito incomprensibile della 'cultura' dell'Europa che non sa ancora che in giro esiste davvero la campagna. 

Commenti