Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FLORESTA 'OTTOBRANDO': CROCETTA COME MARLON BRANDO, 'SUPERSTAR' TRA LA FOLLA

Floresta, tra i piccoli comuni siciliani potrebbe dirsi “Sua Altezza” o “Sua Altitudine”, essendo il comune siciliano che vanta la posizione più alta, ubicato a ben 1275 metri sul livello del mare”
Floresta (Me), 22/10/2013 - Pure Floresta è un comune “incastonato”, come gioielli, come una collezione di mosaici montati “sui contrafforti dei Nebrodi orientali, ai confini della provincia di Catania, sullo spartiacque tra le alte valli del fiume Alcantara e del torrente Naso, in una sella naturale tra il monte Pistone (1261 m) a sud-ovest e la Serra Baratta (1395 m)”.
In questo luogo “dalla natura incontaminata, immerso in un clima di eccezionale salubrità - come viene con magniloquenza descritto sul sito web del Comune - dove lo sguardo spazia perdendosi tra orizzonti infiniti, lussureggianti manti boschivi che si estendono a perdita d’occhio e paesaggi mozzafiato”, si svolge da alcuni anni ‘Ottobrando’, una ‘sagra’ in 4 puntate (6, 13, 20 e 27 ottobre) con ‘vasola a crucchittu’, sagra del suino nero, dei funghi, delle mele e delle castagne.
Tutti prodotti che in questa ‘sella naturale’ abbondano e tengono in vita, con dignità e rispetto, tradizioni e sapori naturali, genuinità e cultura. Niente da dire. Sarebbe integralismo ‘islamico’ pretendere che tra le bancarelle non figurasse il ketchup e la maionese, la cocacola e la discomusic (o evoluzioni della stessa).
Ma è tutto il resto che ‘smacchia’ questi peccati di… gola, questi feticci dell’America che miracolosamente non ‘defolta’ e tiene duro sulla… dura legge dei consumi, dei formaggi spalmabili e delle cocacole che ora portano il nome di ciascuno di noi (Andrea, Simona, Yuri), affinchè di qui a poco, cocacola divenga, nel subliminale di ognuno, sinonimo di Andrea, di Simona e di Agatina.
Floresta, oltre a quello dell’altitudine, ha il primato delle sagre più frequentate di Sicilia. Qua di domenica i pullman e le automobili vengono inghiottite da un territorio che non sembrerebbe offrire parcheggio nemmeno per una ‘lapa’ e un furgone con gli strapuntini. Il centro cittadino, infatti, risente positivamente di una architettura tipica di questi luoghi montani dei Nebrodi, semplici, poveri, belli e incorrotti. Poveri, che male c’è?
 Non sappiamo oggi, ma prima dell’euro si favoleggiava di banche rurali, contadine, agricole, che nelle proprie casse custodivano pensioni di invalidità, di vecchiaia, di guerra, di accompagnamento, etc., fino a una dozzina per ciascuna famiglia allargata. Altro che povertà!
Eppure questo territorio ingoia ogni domenica un incredibile numero di automobili, pullman, camper, roulotte e mezzi commerciali, da fare invidia al parcheggio delle auto blu della Regione Siciliana. E vedere in pubblica piazza, a Floresta, porgere coralmente il loro saluto, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, il senatore del Pd, Beppe Lumia, il deputato regionale di Grande Sud, Bernadette Grasso, il commissario dell'Esa Francesco Calanna, il sindaco di Randazzo, Michele Mangione e quello di Floresta, Sebastiano Marzullo, giovane Veterinario specializzato in sanità animale, non può che apparire quasi ‘naturale’.
I sindaci dei Nebrodi erano numerosi ma menzioniamo solo Michele Mangione perché ci ha ospitati a tavola, offrendoci parte del proprio desinare.
Che motivo ci sarebbe per non andare a Floresta la domenica? La folla stringente rende l’attraversamento del corso principale roba da corpo a corpo, eppure tutto questo non basta ad impedire gli incontri comprensoriali tra famiglie e amici che giusto qua si incontrano e la camminata del presidente Rosario Crocetta in corteo è roba da giornale patinato: “Presidente una foto...”, “presidente si ricordi dei forestali”, “presidente come fu della formazione?”, “presidente questo è mio figlio, 6 mesi ha, ma appena cresce… a lei lo affido…”, "forza Crocetta, vai avanti così...", Crocetta, presidente Crocetta....

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