In mattinata volantinaggio in piazza Cairoli per spiegare le ragioni della protesta
(US Cgil Me) - 31 ott '13 - Anche a Messina e provincia, adesione pressoché plebiscitaria delle lavoratrici e dei lavoratori bancari allo Sciopero proclamato da Fisac/CGIL, Fiba/CISL, Uilca/UIL, Dircredito, Ugl e Fabi per la giornata odierna.
L’adesione allo Sciopero è stata altissima a testimonianza del forte disagio dei lavoratori circa i temi della protesta: contestazione della disdetta unilaterale e anticipata del Contratto collettivo nazionale di lavoro da parte dell’ABI, l’associazione delle banche italiane, e la richiesta di una politica commerciale con i clienti meno aggressiva e più vicina alle reali esigenze delle persone e delle aziende.
La pressoché totale adesione allo sciopero ha portato alla chiusura di tutte le Agenzie e Filiali delle banche di Messina.
Al volantinaggio organizzato a Piazza Cairoli e organizzato unitariamente da tutte le sigle sindacali che hanno proclamato lo Sciopero, oltre a delegazioni delle diverse sigle accompagnate dai rispettivi segretari generali, erano presenti anche i segretari di categoria di Fisac Cgil, Fiba Cisl e Uilca Uil che hanno commentato:
“La corale reazione dei bancari messinesi è l’inevitabile reazione alle gravissime scelte portate avanti dai massimi vertici delle banche – ha asserito Carmelo Chitè (Fisac/CGIL) – che invece dovrebbero riflettere sulla inadeguatezza e incapacità di costruire strategie e politiche a sostegno dell’economia e della ripresa”.
“Non ci fermeremo e proseguiremo senza sosta la lotta per la difesa dei diritti dei bancari – ha proseguito Antonio Mangraviti (Fiba/CISL) – poiché lo Sciopero odierno è soltanto la prima tappa di un lungo percorso finalizzato, esclusivamente, alla tutela e alla salvaguardia delle conquiste dei lavoratori, oggi, pericolosamente sotto attacco”.
“Il vergognoso disegno dell’Abi è miseramente fallito – ha affermato Ivan Tripodi (Uilca/UIL). Le banche e i banchieri, minando gli elementari principi costituzionali, vorrebbero cancellare i diritti fondamentali dei lavoratori, come quella del Contratto collettivo, ma hanno trovato, anche a Messina, una ferma e inequivocabile risposta che lascia poco spazio alle loro puerili alchimie. Del resto, i banchieri sono personaggi che incassano emolumenti stratosferici e immorali, a fronte dei palesi fallimenti delle loro attività.”.
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