Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

OBESITA’ E POVERTA', UN SODALIZIO PIU’ FORTE IN TEMPO DI CRISI

Anche quest’anno il 10 Ottobre, come ogni anno dal 2001, ADI - Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, organizza l’OBESITY DAY, giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione al tema dell’obesità
10/10/2013 - L’obesità non è un problema confinato in una sfera “estetica”, ma una vera e propria patologia clinica: è per orientare in questo senso l’attenzione di mass-media, opinione pubblica e anche di chi opera in sanità che nel 2001 ADI ha deciso di indire una giornata nazionale a riguardo.
Un altro tema a cui si vuole dare risalto in questa giornata è il preoccupante connubio che vede intrecciarsi la patologia dell’obesità ad una condizione di “povertà”.

L'obesità nei paesi sviluppati non interessa tutti
i segmenti della popolazione nello stesso modo. Nel
le società occidentali è più frequente nei quartieri d
egradati e tra i gruppi con minore livello di istru
zione e di reddito. Il reddito e il potere di acquisto familia
re influenza i comportamenti alimentari. Gli alime
nti più ricchi di zuccheri e addizionati di grassi sono spe
sso economici, palatabili e convenienti. Negli Stat
i Uniti una
alimentazione corretta è di norma più costosa e non
alla portata di tutti tanto che viene considerato
un
forte indicatore di rischio obesità il vivere in im
mobili dal basso valore economico (Drewnowski A. 20
13). Lo
stesso fenomeno si osserva anche nei paesi che stan
no attraversando un periodo di transizione. In Roma
nia
l'obesità infantile è significativamente correlata
allo stato socioeconomico. Le cause di tale fenomen
o sono
lo stile di vita sedentario, le abitudini alimentar
i e il maggiore contenuto di grassi della dieta. I
bambini
obesi delle classi meno ambienti mangiano meno frut
ta. Il fenomeno, relativamente recente per i paesi
dell’EST, dei supermercati alimentari al dettaglio
e lo scarso potere di acquisto delle famiglie sono
fattori in
grado di facilitare comportamenti obesogeni (Mocan
u V. 2013).
Collegato all’ObesityDay dal2009 è attivo un Osser
vatorio sugli stili di vita e le abitudini alimenta
ri
(Osservatorio Fondazione ADI-NESTLE’), che ha l’obi
ettivodi educare i cittadini italiani alla scelta d
i
un’alimentazione equilibrata (Fatati G. 2012).
I risultati dell’ultima edizione ci permettono di d
ire che gli
italiani hanno imparato a fare i conti con la parsi
monia e a scovare le offerte più vantaggiose nel fa
re la
spesa
. Il 67% degli italiani al supermercato, fa molta a
ttenzione alle promozioni e confronta le proposte p
er
individuare il prezzo più economico. Sono stati def
initi 5 cluster di consumatori incrociando l’attitu
dine al
prezzo con lo stile di vita.
I parsimoniosi
rappresentano ben il 25% del campione, conoscono e
ricordano i
prezzi delle principali marche di prodotti alimenta
ri e scelgono in maniera oculata i negozi dove fare

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