Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

M5S: “LA CAMERA DEI DEPUTATI È UN MONDO A PARTE, IMPERMEABILE ALLA CRISI DELL'ITALIA”

Lo scrive Riccardo Fraccaro, M5S, Ufficio di Presidenza Camera dei Deputati: “Montecitorio è uno Stato sovrano, con delle norme proprie e una legislazione interna che ne fanno una zona extraterritoriale rispetto al resto d'Italia. La Camera è un mondo a parte, impermeabile alla crisi economica e sociale del Paese, che spende 1 miliardo di euro ogni anno. Il Segretario generale della Camera percepisce 405mila euro di retribuzione base, con un incremento del 2,5% ogni due anni”
Roma, 13/11/2013 - Montecitorio è uno Stato sovrano, con delle norme proprie e una legislazione interna che ne fanno una zona extraterritoriale rispetto al resto d'Italia. L'Istituzione che scrive le leggi per il Paese non le applica a se stessa e, quindi, ciò che vale per i cittadini non vale per i reggenti della Camera e la loro corte di Grand commis, che godono di trattamenti giuridici e retributivi che non hanno pari.

Ad esempio, nel regno di Montecitorio non hanno valore la legge 262 del 2005, che ha espunto dall'ordinamento italiano l'ipotesi di mandati a vita per i dirigenti della pubblica amministrazione, e il decreto legge 201 del 2011, che ha introdotto un tetto alle retribuzioni a carico delle finanze pubbliche. La Camera è un mondo a parte, impermeabile alla crisi economica e sociale del Paese, che spende 1 miliardo di euro ogni anno.

Passano le legislature e i Governi, ma restano i privilegi. Il Segretario generale della Camera percepisce 405mila euro di retribuzione base, con un incremento del 2,5% ogni due anni. Poiché Ugo Zampetti svolge questo ruolo dal 1999, il suo stipendio si aggira intorno ai 600mila euro. Passando da Violante a Casini, da Bertinotti e Fini all'attuale presidente Laura Boldrini, questo cardinale Richelieu delle istituzioni è rimasto saldo alla sua poltrona percependo uno stipendio d'oro che è costantemente aumentato.

Lo stesso dicasi del suo vice, che percepisce circa 305mila euro di base oltre allo scatto biennale del 2,5%, da 11 anni a questa parte. Si tratta di Guido Letta III, della dinastia di Enrico e Gianni, che potrebbe diventare il nuovo Segretario generale della Camera quando Zampetti-Richelieu vorrà andare in pensione: ovvero alla fine del prossimo anno, a meno che il regno di Montecitorio non deciderà di avvalersene anche oltre i 65 anni. Qui tutto può accadere.

Come MoVimento 5 Stelle abbiamo proposto di introdurre un termine massimo di durata degli incarichi, prevedendo che vengano assegnati con procedure trasparenti e competitive, e di allinearne il trattamento economico al resto della pubblica amministrazione anche con verifiche periodiche della professionalità. Far rispettare il limite temporale dei ruoli e introdurre un tetto ai relativi consentirebbe di contenere i costi principeschi della Camera, escludendo posizioni di vantaggio maturate sul piano dell'affiliazione politica.
Abbiamo naturalmente incontrato la resistenza di tutti i partiti di centro, destra e sinistra. Ma non molliamo. Continueremo a batterci perché Montecitorio smetta di essere il regno degli sprechi e dei privilegi e cominci ad adeguarsi alle condizioni che valgono per tutti gli altri cittadini. Stay tuned!


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