Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

MESSINA, 7 PERSONE DENUNCIATE PER OMESSA CUSTODIA DI VEICOLI SOTTOPOSTI A SEQUESTRO

Messina, 8 novembre 2013 - Sono sette le persone denunciate dal Nucleo Radiomobile di Messina per violazione dei doveri relativi la custodia dei beni sottoposti a sequestro da parte dell’Autorità amministrativa per altrettanti custodi di veicoli sottoposti a vincolo in seguito a violazioni del Codice della Strada. Nel corso degli ulteriori recenti controlli, infatti, i militari hanno potuto registrare la scomparsa di alcuni veicoli, sequestrati perché messi in circolazione senza la necessaria copertura assicurativa ed, in attesa della definizione del
procedimento di confisca ed alienazione da parte della Prefettura, erano stati affidati in custodia agli stessi trasgressori o ai relativi proprietari, i quali avevano dichiarato di avere la disponibilità di un luogo non soggetto a pubblico passaggio ove poterli controllare e preservare con efficacia.

I mezzi, invece, spesso abbandonati sulla pubblica via in barba a qualsiasi forma di diligenza da parte delle persone incaricate della custodia, con il passare del tempo sono verosimilmente stati asportati da ignoti, senza che nella maggior parte dei casi nessuno si preoccupasse nemmeno di formalizzarne il furto denunciando l’evento alle autorità di polizia. Uno dei segnalati, addirittura, probabilmente non riuscendo a sopportare oltremodo il peso delle responsabilità derivanti dalla custodia del veicolo già confiscato, ha personalmente provveduto alla demolizione senza né esserne autorizzato né informare le autorità competenti. Dovrà rispondere di analogo reato, inoltre, anche un giovane messinese cui era stato precedentemente sequestrato l’impianto stereo della macchina, poiché utilizzato per disturbare la quiete pubblica in piena notte diffondendo musica a volume assordante mentre, con finestrini abbassati e aria fiera, faceva bella mostra di sé guidando nelle vie del centro.

Denunciato allora dall’equipaggio di una gazzella per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, sopraggiunta in seguito la condanna, i Carabinieri che si sono presentati a casa si sono visti rispondere dal giovane che lo stereo era purtroppo andato distrutto mesi prima in un allagamento subito dai locali ove era custodito. Immediata l’ulteriore denuncia a carico del giovane per sottrazione di beni sottoposti a sequestro nel corso di un procedimento penale.

Infine, nell’ambito dei recenti serrati servizi di controllo del territorio mirati al contrasto al fenomeno degli stupefacenti, il Nucleo Radiomobile di Messina ha denunciato altri due giovani per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, segnalandoli contestualmente alla Prefettura di Messina quali assuntori ai sensi dell’art.75 DPR 309/90. I due, osservati da una gazzella in servizio nel centro cittadino mentre, ognuno a bordo del proprio veicolo, raggiungevano Piazza del Popolo per incontrarsi, venivano visti colloquiare con atteggiamento sospetto e, quindi, venivano fermati dai militari per un opportuno controllo di polizia. I sospetti si rivelavano ampiamente fondati.

Infatti entrambi venivano trovati in possesso di stupefacente: una dose di cocaina il primo e una dose di hashish il secondo. Inoltre, presentando sintomatologie tali da lasciar presupporre un reale stato di alterazione dovuto al narcotico assunto, condizione assolutamente incompatibile con la guida in sicurezza, venivano invitati a sottoporsi ad accertamenti sanitari di natura non invasiva, finalizzati a verificare la loro effettiva capacità di guida, ricevendo in risposta un netto rifiuto. Così come per lo stato di ebbrezza, anche per lo stato di alterazione per abuso di stupefacenti, rifiutare di sottoporsi ad accertamenti porta ad essere destinatari del medesimo trattamento sanzionatorio di chi risulta positivo; per i due giovani, oltre al ritiro della patente di guida, è quindi scattata la denuncia penale alla Procura della Repubblica.

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