Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

LUMIA (PD), INTERROGAZIONE PER CHIEDE AL GOVERNO DI MANTENERE QUOTE STM

Roma, 11 dicembre 2013 - Il senatore del Pd Giuseppe Lumia ha presentato un'interrogazione al Senato in cui chiede al Ministro dello sviluppo economico se "ritenga utile convocare le parti sociali al fine di approfondire e valutare i vari aspetti relativi alla vendita delle quote azionarie STM di proprietà dello Stato; se ritenga opportuno, sul piano occupazionale, mantenere le quote azionarie STM di proprietà dello Stato ed anzi puntare con decisione su un settore definito
dall'Europa volano fondamentale per la ripresa economica; se ritenga necessario istituire un tavolo di cooperazione con la Regione Sicilia, gli enti locali e i soggetti coinvolti per investire nel settore della microelettronica a partire dalla cosiddetta "Etna Valley", affinché essa diventi un distretto produttivo trainante dell'economia italiana".

"La decisione presa poche settimane fa dal Governo - spiega Lumia nel documento - di vendere le quote azionarie STM di proprietà dello Stato italiano introduce un elemento di forte incertezza e preoccupazione. Una scelta che sottopone i nostri stabilimenti al rischio di disinvestimento e di delocalizzazione, se si considera che lo Stato francese non solo non intende vendere le proprie quote ma, al contrario, ha intenzione di investire 2 miliardi di dollari per il sito di Crolles".


Commenti