Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MESSINA, UNA SINERGIA TRA DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D26, ASP E IPAB PER L’UTILIZZO DEI FONDI PAC

Messina, 10 dicembre 2013 – Le risorse dei Piani di Azione e Coesione, i cosiddetti PAC, devono essere utilizzati in sinergia con i fondi della legge 328 per raggiungere tutti gli obiettivi di assistenza del Distretto Socio-Sanitario D26 in favore di anziani e minori.
Una battaglia “di programmazione” che la Cisl sostiene da tempo e che passa anche attraverso la riqualificazione delle Ipab, in regime di convenzione con i Comuni per l’utilizzo degli immobili e del personale. E’ la proposta ribadita dal sindacato anche nel corso dell’incontro di questo pomeriggio a Palazzo Zanca con l’assessore comunale ai Servizi sociali Antonino Mantineo e i sindaci dei comuni del Distretto Socio-Sanitario D26.

Ciò, sostiene la Cisl, in direzione di una razionalizzazione della spesa secondo le indicazioni della spendig review, ma anche per garantire un potenziamento e un adeguamento delle strutture prescelte per essere adibite anche ad asili nido. Due Ipab del territorio comunale di Messina hanno già dato la disponibilità, con apposite deliberazioni dei rispettivi Consigli di Amministrazione, di immobili e personale per le finalità progettuali finanziate con i fondi PAC. Così per la Cisl Messina, che già in passato ha evidenziato come le Ipab dispongano di un patrimonio inestimabile e abbandonato, si sfrutterebbero attivamente immobili chiusi e unità di personale non utilizzato per mancanza di servizi e di risorse.
Il sindacato ha posto l’accento sulla necessità di un modo nuovo di programmare l’utilizzo di risorse e offrire servizi con abbattimento dei costi e la riduzione delle liste di attesa, come nel caso dei servizi di asili nido, che potrebbero servire anche paesi limitrofi piuttosto che rimanere sottoutilizzati.

Ma la proposta della Cisl riguarda anche l’implementazione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, che passa dall’accordo di programma da stipulare con l’Azienda Sanitaria Provinciale per assicurare interventi di Assistenza Domiciliare integrata per anziani non autosufficienti. Un impiego di risorse che potrebbe essere di circa due milioni e mezzo di euro provenienti dal Piano di Azione e Coesione che potrà soddisfare un’utenza over 65 di circa 200/230 anziani.

Per la Cisl, ragionare in termini di programmazione sinergica delle risorse, rappresenterebbe un’inversione di tendenza rispetto all’utilizzo di risorse pubbliche che per troppi anni, anche a Messina, sono stati oggetto di “illogico e improprio spreco e sperpero”.
Al termine dell’incontro la Cisl ha chiesto di verbalizzare il passo indietro dell’Amministrazione sulla proposta riguardante l’utilizzo delle Ipab, sin qui condivisa, “ma a poche ore dalla votazione dell’accordo venuta meno. Un impegno non rispettato dall’Amministrazione nei confronti dei lavoratori e degli amministratori delle Ipab che avevano dato la propria dispobibilità”.

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