Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FONDI ARS E SPESE PAZZE: I NOMI DEI PARLAMENTARI COINVOLTI E I NUMERI DELLO SCANDALO

Palermo, 16/01/2014 - Scandalo all'ARS Sicilia:  così i deputati dell’Assemblea Regione avrebbero speso i rimborsi destinati ai Gruppi parlamentari in Sicilia. Ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro le spese pazze dello scandalo. L’indagine è condotta dall a Guardi di Finanza; la Procura della repubblica di Palermo ha iscrivetto nel registro degli indagati gli 83 deputati regionali e 14 consulenti e dipendenti dei Gruppi parlamentari all'Ars. L’accusa è di peculato. È stato il deputato ed ex capogruppo del PD Antonello Cracolici a comunicare all’Aula, nel corso dei lavori per l’approvazione della Finanziaria, di avere ricevuto un avviso di garanzia.


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Importo spese pazze con Fondi Regionali: Le spese pazze ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro;

L’indagine: è condotta dalle Fiamme Gialle.

Indagati, numericamente parlando: La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati per uso illecito dei fondi destinati ai gruppi parlamentari. 83 deputati regionali, alcuni tutt'ora in carica, altri in carica nelle ultime 2 legislature. L'accusa vede coinvolti pure 14 consulenti e dipendenti dei Gruppi parlamentari regionali. Coinvolte 93 persone: 83 tra deputati ed ex deputati e 14 tra consulenti e dipendenti dei gruppi.

L’accusa: peculato

Tra gli indagati: Davide Faraone, deputato del Pd responsabile del Welfare nella segreteria di Matteo Renzi; l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo; l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio; tutti i capigruppo;    Presidente della Commissione Bilancio all’Ars, Nino Dina (Udc), Salvatore Cordaro (Pid-Grande Sud), Bernardo Mattarella (Pd), Cateno De Luca (Sicilia Vera), Riccardo Savona (Gruppo misto), Lino Leanza (Articolo 4), Salvino Pantuso (Pd), Carmelo Currenti (ex Fli), Alessandro Arico’ (Fli), Gaspare Vitrano (Pd), Massimo Ferrara (Pd), Franco Mineo (Grande Sud), Giuseppe Lupo (Pd).

Avvisi di garanzia: 13 avvisi di garanzia, notificati dalla Guardia di Finanza ad altrettanti deputati ed ex deputati dell’Assemblea regionale siciliana.

Gli inviti a comparire sono stati notificati a: Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Innocenzo Leontini, Rudy Maira, Cataldo Fiorenza, Giulia Adamo, Nunzio Cappadona,  Paolo Ruggirello e Livio Marrocco.

Nomi “eccellenti” (tra gli altri): Raffaele Lombardo (Mpa),  ex presidente della Regione della Regione, ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (Ncd), Giovanni Ardizzone, Davide Faraone, deputato Pd e responsabile del Welfare nella segreteria Renzi.

Fondi Ars, Cracolici: "Nessun addebito personale". Faraone: "Posso giustificare ogni centesimo"
"Mai si potrà dimostrare che mi sono messo in tasca un solo euro di soldi pubblici”. Lo ha detto questa mattina, in merito all'inchiesta sui fondi all'Ars, il deputato regionale del Partito democratico, Antonello Cracolici, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il Segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo e il Capogruppo, Baldo Gucciardi.

"Non mi vengono addebitate illecite condotte personali - ha dichiarato Cracolici - ma le azioni contestate riguarderebbero la funzione, la qualità di capogruppo, cioè come responsabile legale del gruppo. La mia gestione ha prodotto un avanzo da 800 mila euro che ho provveduto a trasferire, dopo un parere richiesto anche all’Avvocatura dello Stato".

"Sono sereno e posso giustificare che si tratta di soldi spesi per attività politica", ha affermato Davide Faraone, responsabile Welfare della segreteria del Pd.
''Se dovessi capire di essere un impedimento all'innovazione del Pd e del Paese sarei io stesso a fare un passo indietro e toglierei dall'imbarazzo tutti.''













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