Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

NAPOLITANO NON CITA LA STRAGE DI COLLEGNO MA DA' VOCE AGLI ITALIANI DISPERATI

Roma, 01/01/2014 - Non ha annunciato le proprie dimissioni il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno agli italiani, nè ha fatto cenno alla strage di Collegno, cittadina fino a ieri famosa per il clamoroso caso dello smemorato (di Collegno), vicenda privata che divenne invece un fenomeno collettivo che coinvolse la società, la politica e le istituzioni.Oggi Collegno inorridisce, purtroppo, dinnanzi ad un orribile fatto di cronaca: un uomo di 57 anni, descritto come gran lavoratore, ha ucciso moglie, suocera e figlia di 21 anni, studentessa universitaria modello, e poi si è tolto la vita conficcandosi un coltello nel cuore. Daniele Garattini, 57 anni, rappresentante di abbigliamento senza più lavoro da alcuni mesi, in seguito alla crisi che ne ha causato il licenziamento, ha telefonato lui stesso ai Carabinieri per annunciare la strage appena commessa.
L'uomo, in preda alla disperazione, alla depressione e allo sconforto, aveva ucciso a colpi d'arma da fuoco la propria moglie, la figlia di 21 anni e la suocera, prima di suicidarsi. Dieci minuti di follia sono bastati a quest'uomo descritto dagli amici come "mite e per bene", per sterminare tutta la sua famiglia. Aveva perso da poco il lavoro. "Venite, ho ucciso tutti: sono impazzito", ha detto poi Daniele Garattini ai carabinieri, prima di lasciare loro la porta di casa socchiusa e di suicidarsi.

Il Presidente Napolitano si è rivolto "a tutti gli italiani, rivolgendo un particolare pensiero a quanti vivono con ansia queste ore per le recenti scosse di terremoto". Napolitano ha fatto riferimento alla crisi in atto in Italia ma nessun riferimento alla terribile vicenda di Collegno. Il Capo dello Stato ha definito "l'anno che sta per terminare tra i più pesanti e inquieti che l'Italia ha vissuto da quando è diventata Repubblica. Tra i più pesanti sul piano sociale, tra i più inquieti sul piano politico e istituzionale".

Così ha proseguito il Capo dello Stato: "Cercherò di mettere innanzitutto in evidenza le preoccupazioni e i sentimenti che ho colto in alcune delle molte lettere indirizzatemi ancora di recente da persone che parlando dei loro casi hanno gettato luce su realtà diffuse oggi nella nostra società.Vincenzo, che mi scrive da un piccolo centro industriale delle Marche, ha ormai 61 anni e sa bene quanto sia difficile per lui recuperare una posizione lavorativa.

"Sono stato" - mi dice - "imprenditore fino al 2001 (un calzaturificio con 15 dipendenti) ed in seguito alla sua chiusura sono stato impiegato presso altri calzaturifici. Attualmente sono disoccupato... Di sacrifici ne ho fatti molti, e sono disposto a farne ancora. Questo non spaventa né me né i nostri figli.". Ma aggiunge : "Non può essere che solo noi «semplici cittadini» siamo chiamati a fare sacrifici. FACCIAMOLI INSIEME. Che comincino anche i politici.". Mi sembra un proposito e un appello giusto, cui peraltro cercano di corrispondere le misure recenti all'esame del Parlamento in materia di province e di finanziamento pubblico dei partiti.Daniela, dalla provincia di Como, mi racconta il caso del suo fidanzato che a 44 anni - iscrittosi "allo sportello lavoro del paese" - attende invano di essere chiamato, e resta, per riprendere le sue drammatiche parole, "giovane per la pensione, già vecchio per lavorare".

Una forte denuncia della condizione degli "esodati" mi è stata indirizzata da Marco, della provincia di Torino, che mi chiede di citare la gravità di tale questione, in quanto comune a tanti, nel messaggio di questa sera, e lo faccio.

Mi hanno scritto in questo periodo persone che alla denuncia delle loro difficoltà uniscono l'espressione di un naturale senso della Nazione e delle istituzioni. Lo si coglie chiaramente, ad esempio, nel travaglio di un padre di famiglia, titolare di un modesto stipendio pubblico, che mi scrive : "Questo mese devo decidere se pagare alcune tasse o comprare il minimo per la sopravvivenza dei miei due figli...". E mi dice di vergognarsi per questo angoscioso dilemma, pensando al patto sottoscritto con le istituzioni, al "giuramento di pagare le tasse sempre e comunque".

Per il segretario del PD, Matteo Renzi sono indispensabili: "Lavoro, coraggio e riforme, senza perdere più tempo". "Auguri, caro Presidente, da parte di tutto il Pd", ha detto Renzi al capo dello Stato Napolitano. "Le sfide per il nuovo anno non sono semplici, ma proprio per questo non c'é da perdere neanche un minuto e il Pd raccoglierà l'appello del presidente della Repubblica fin dai prossimi giorni".

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