Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

RAI INGANNEVOLE, A S. ANGELO 15 CANALI TV NON SI VEDONO NEMMENO A SQUARCIAGOLA

Sant’Angelo di Brolo, 13/01/2014 - Quella pubblicità della Rai è ingannevole! A sostenerlo è il Sindaco di Sant’Angelo di Brolo, che ha inviato una segnalazione all’Agenzia Garante per la Concorrenza e il Mercato in materia di tutela del consumatore. Il primo cittadino ha scritto più volte alla Rai e al Ministero per lo Sviluppo economico, per denunciare la scarsa e incompleta ricezione dei programmi della Televisione di Stato nel territorio di Sant’Angelo di Brolo.


Nei mesi scorsi il Corecom Sicilia ha effettuato una serie di rilievi, confermando che, nella migliore delle ipotesi, nelle zone servite i canali televisivi ricevuti sono solo 4: Rai1, Rai2, Rai3 e Rainews24, e non 15 come riporta la pubblicità. Infatti, la Rai da tempo trasmette il messaggio pubblicitario con il quale, oltre a ricordare che il canone è obbligatorio, perché equiparato ad una imposta di possesso, contestualmente afferma che trasmette 15 canali tv e 10 stazioni radio.

Partendo da questo, il Sindaco ha scritto all’AGCM, chiedendo di accertare se il messaggio pubblicitario è, come sembrerebbe, ingannevole e, comunque, non rispondente ai servizi che la Rai afferma di erogare ai cittadini-utenti-contribuenti.

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