Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

CITTÀ METROPOLITANE, CGIL MESSINA DURAMENTE CRITICA SUL VOTO ALL'ARS


Oceano, Cgil Messina: “Decisione in contrasto con dinamiche europee che in Sicilia rischia di penalizzare esclusivamente Messina”
Messina, 19 feb 2014 - “Scelta gravissima che a Messina rischia di costare molto sia sotto il profilo economico che politico”. Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina che da sempre sostiene convintamente il progetto della costituzione di un’area metropolitana dello Stretto, commenta duramente il voto con cui l’ARS ieri sera ha bocciato di fatto le Città metropolitane in Sicilia salvando però il Liberi consorzi di comuni di 150mila abitanti.

 “Mentre da un lato si affossano le Città metropolitane che vanno in direzione della razionalizzazione della spesa pubblica e dell’intercettazione dei finanziamenti europei, dall’altra si avvalorano le piccole aggregazioni di comuni che vanno in direzione contraria, moltiplicando i centri di spesa e i relativi costi della politica. In piena contraddizione- evidenzia Oceano-, on la logica del taglio alle spese inutili e dell’accorpamento nella gestione dei servizi, trasporti, acqua, rifiuti, per migliorare risultati e abbattere i costi. Con questo voto – prosegue il segretario generale della Cgil provinciale- Messina rischia subito di perdere 100milioni di euro ma, cosa ancora più grave, è che rischia di essere eliminata tra le Città metropolitane siciliane. Facciano quindi attenzione i parlamentari messinesi all’Ars perché l’aria che tira e i le voci che circolano vanno tutte in questa direzione e non sarebbe certo la prima volta che tra le grandi città siciliane Messina finisce per fare la fine della sorella povera”.

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