1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CITTÀ METROPOLITANE, CGIL MESSINA DURAMENTE CRITICA SUL VOTO ALL'ARS


Oceano, Cgil Messina: “Decisione in contrasto con dinamiche europee che in Sicilia rischia di penalizzare esclusivamente Messina”
Messina, 19 feb 2014 - “Scelta gravissima che a Messina rischia di costare molto sia sotto il profilo economico che politico”. Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina che da sempre sostiene convintamente il progetto della costituzione di un’area metropolitana dello Stretto, commenta duramente il voto con cui l’ARS ieri sera ha bocciato di fatto le Città metropolitane in Sicilia salvando però il Liberi consorzi di comuni di 150mila abitanti.

 “Mentre da un lato si affossano le Città metropolitane che vanno in direzione della razionalizzazione della spesa pubblica e dell’intercettazione dei finanziamenti europei, dall’altra si avvalorano le piccole aggregazioni di comuni che vanno in direzione contraria, moltiplicando i centri di spesa e i relativi costi della politica. In piena contraddizione- evidenzia Oceano-, on la logica del taglio alle spese inutili e dell’accorpamento nella gestione dei servizi, trasporti, acqua, rifiuti, per migliorare risultati e abbattere i costi. Con questo voto – prosegue il segretario generale della Cgil provinciale- Messina rischia subito di perdere 100milioni di euro ma, cosa ancora più grave, è che rischia di essere eliminata tra le Città metropolitane siciliane. Facciano quindi attenzione i parlamentari messinesi all’Ars perché l’aria che tira e i le voci che circolano vanno tutte in questa direzione e non sarebbe certo la prima volta che tra le grandi città siciliane Messina finisce per fare la fine della sorella povera”.

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