Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIAMPILIERI, LA FILLEA CGIL LANCIA L’ALLARME PER I CANTIERI

La vicenda del mancato pagamento ai tecnici del Genio civile da parte della Protezione Civile e le dimissioni in masse per protesta. Oriti, Fillea: “20milioni di euro e almeno 200 posti di lavoro bloccati da incredibile impasse burocratica”
Messina, 13 feb ’14 – La Fillea, la categoria della Cgil che segue i lavoratori del settore edile, interviene sulla vicenda del mancato pagamenti dei tecnici del Genio civile di Messina da parte della Protezione civile regionale per i lavori di messa in sicurezza post alluvione di Giampilieri che ha avuto come immediata conseguenza il blocco di 20 milioni di euro di lavori già cantierabili e i prevedibili posti di lavoro ad essi collegati.
“In un momento di crisi profonda per l’economia e il settore edile, il blocco di lavori già cantierabili non è accettabile – commenta Biagio Oriti, segretario generale della Fillea Messina-. Ancor più se pensiamo che i lavori bloccati sono quelli per il completamento della messa in sicurezza del territorio di Giampilieri per protesta contro il mancato pagamento da parte della Protezione civile regionale di qualsiasi somma legata ai lavori già eseguiti e completati”.

Nei giorni scorsi tutti i tecnici del Genio civile di Messina che hanno fino ad oggi seguito i lavori per la messa in sicurezza dei territorio dopo l’alluvione del 2009, hanno comunicato alla Protezione civile regionale che dal momento che dopo quattro anni non è mai stata pagata nemmeno una parte delle somme dovute, indennità, anticipazioni per spese sostenute anche per carburante e mezzi, starordinari, etc.- ,dopo numerose richieste e sollecitazioni andate a vuoto, si sarebbero dimessi in massa come estrema protesta .

La Fillea sottolinea come la prima conseguenza di questa situazione sia il blocco degli 8 cantieri già previsti e la perdita degli almeno 200 posti di lavoro ad essi collegati. In un momento in cui la crisi del settore edile nella provincia di Messina ha portato nel solo ultimo anno alla perdita di 1500 posti di lavoro.

“Una situazione a dir poco paradossale- osserva Oriti-. Non solo grazie al Genio civile i lavori sono stati eseguiti a tempo di record, ultimati e collaudati, non esistono contenziosi son le ditte coinvolte nei lavori, ma oggi rischiamo il blocco delle opere che quei lavori devono completare. La Protezione civile non può scaricarsi da questo problema ma deve affrontarlo e risolverlo per la sicurezza delle persone, per il rispetto di chi ha lavorato e per far ripartire al più presto cantieri e lavoro”.



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