Chiusure Visodent, Federconsumatori: "Studi dentistici letteralmente spariti nel nulla"

Chiusure Visodent, Federconsumatori vicino ai pazienti: sospendere subito i finanziamenti Sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che sono letteralmente spariti nel nulla lasciando centinaia di persone con cure non terminate, nonostante i corposi anticipi già versati.  Palermo, 28 maggio 2025 - La vicenda è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia. Tuttavia le sedi territoriali di Federconsumatori sono già al lavoro quanto meno per ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali. Attualmente è in corso il più classico scaricabarile: Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall'azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancat...

LA REGIONE SICILIANA NON PAGHERÀ PIÙ LE IMPOSTE DI PRODUZIONE RISERVATE ALLO STATO, ABROGATA PARTE DEL 2 COMMA DELL’ART. 36 DELLO STATUTO

Cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fa "LA SICILIA SCRIVE UN’IMPORTANTE E STORICA PAGINA DI AUTONOMIA. Così il deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino, commentando l’approvazione, all’Ars, della legge - voto sulla 'Modifica dell'articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie”, testo che dovrà ora essere sottoposto al Parlamento nazionale

Palermo, 14 febbraio 2014 – “Finalmente con l’abrogazione di parte del comma 2 dell’articolo 36 dello Statuto Siciliano che testualmente recita: “le imposte di produzione sono riservate allo Stato” cesserà il contributo di vera solidarietà dei siciliani e del bilancio regionale che hanno dato al Paese intero grande sostegno, partecipando al fabbisogno nazionale, con risorse proprie della Regione siciliana. Già nella passata legislatura la legge - voto ha avuto suffragio unanime da parte dell’Ars, ma il Parlamento nazionale dell’epoca non ha neanche avuto la sensibilità di mettere l’argomento all’ordine del giorno.

La proposta di legge voto di revisione statutaria, approvata martedì pomeriggio, intende attribuire alla Regione siciliana ed al proprio bilancio il gettito delle imposte di produzione, attualmente riservato al bilancio dello Stato. In questo modo, noi riusciremmo ad attivare quel principio della territorialità dell’imposta ed il principio di vera applicazione ed attuazione dei principi propri del federalismo fiscale.

Noi, da tempo, abbiamo parlato e dibattuto sull’articolo 37 dello Statuto, secondo il principio che le imprese che operano in Sicilia, anche se hanno sede legale fuori dalla Sicilia, dovessero pagare le imposte nel nostro territorio, così come lo stesso articolo 38 dello Statuto che prevede il cosiddetto ‘Fondo di solidarietà’, secondo un piano quinquennale di lavori pubblici per la Sicilia per equilibrare i redditi di lavoro dei siciliani con quelli del resto del Paese. Un rilevante passo avanti è stato compiuto, adesso tocca al Governo nazionale, cassare questa norma, una norma truffa che negli anni ha dirottato alle casse dello Stato risorse togliendole allo sviluppo di quest’Isola. Stiamo parlando di circa 9 miliardi per ogni anno!!!. Facciamo adesso appello soprattutto alla deputazione nazionale eletta in Sicilia perché si adoperi per far discutere ed approvare il disegno di legge – voto in tempi brevi. Occorre che facciano un gioco di squadra per dare una risposta importante alla Sicilia in termini di sviluppo e di crescita sociale. Si tratta di una opportunità che la politica siciliana, a tutti i livelli, non può sprecare”.
Questa la dichiarazione del deputato regionale di Voce Siciliana, Michele Cimino.



Commenti

  1. Finalmente si comincia a fare l'interesse dei siciliani!
    Il prossimo passo sarebbe la completa autonomia fiscale.

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