Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

RAFFAELE LOMBARDO, PROVENZALE (FN): "IL SISTEMA POLITICO-MAFIOSO DIVORA I SUOI FIGLI; VERRÀ IL TURNO DI CROCETTA"


Catania, 21/02/2014 - "La recente condanna a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa inflitta all'ex presidente della RegioneRaffaele Lombardo non è, come è noto, la prima della serie che ha coinvolto presidenti, vice presidenti e assessori della Regione siciliana. Mi pare logico concludere - sostiene Giuseppe Provenzale, segretario regionale di Forza Nuova - che il sistema politico-mafioso divora i suoi figli.

Drago, Provenzano, Cuffaro, i processi a Nicolosi e Leanza, solo per ricordarne alcuni, forniscono la prova evidente dell'esistenza di un sistema marcio e corrotto - che interessa tutti i partiti, nessuno escluso - colluso con potenti settori della massoneria, il cui radicamento tradizionale va ben oltre quella che i giornalisti definiscono: 'la maledizione di palazzo d'Orleans' ".

" Attaccammo duramente Lombardo quando era ai vertici della Regione - prosegue Provenzale - e accogliemmo con favore l'imputazione coatta da cui è scaturita la condanna in primo grado, ben consapevoli che il funzionamento della macchina regionale del voto di scambio e degli appalti funzionasse in modo scientifico e inossidabile, prova ne sia l'ereditarietà delle poltrone che vede oggi sedere all'ARS, tra gli altri, proprio Lombardo junior, e, per questa ragione, siamo certi di essere facili profeti se affermiamo oggi che dopo Totò vasa, vasa e don Fefè - ha concluso l'esponente di Forza Nuova - molto presto anche lo zio Saro Crocetta, di cui chiediamo da mesi le dimissioni, avrà qualche grossa grana con la giustizia, l'esperienza dei suoi predecessori insegna che le connivenze con settori della magistratura, non mettono al riparo nessuno; del resto: non c'è peggiore mafia della mafia dei professionisti dell'antimafia".


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