Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

CROCETTA: ESPOSTO CONTRO LE SOCIETÀ ‘MAFIOSE’ DEL PADRINO

Crocetta annuncia esposto contro società “Il Padrino sas” e “The God Father sas” che utilizzano logo Regione Siciliana 
Palermo, 26 mar. 2014. Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, annuncia aver fatto un esposto per verificare per quale ragione una manifestazione denominata “Sicilia viva in festa”,  organizzata dalle società denominate  “Il Padrino sas” e “The God Father sas”, che si svolge nelle regioni del nord Italia,  abbia ripetutamente utilizzato il logo della Regione Siciliana che può essere autorizzato solo dalla presidenza così come previsto dal regolamento.
Non avendo l'attuale presidenza autorizzato l'utilizzo del logo della Regione Siciliana per nessun evento privato,  il presidente Crocetta ha annunciato l'immediata diffida a rimuovere il logo dal sito della società (www.dolcezzesicilianeilpadrino.com) nonché ad utilizzarlo per manifesti pubblicitari e un esposto alla Polizia postale e alla Procura della Repubblica, non solo per l'uso improprio del logo stesso, ma per il danno di immagine che viene arrecato alla Regione dall'utilizzo del logo in un contesto assolutamente inaccettabile dalle istituzioni e dal popolo siciliano.

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