“Muoviti”: Palermo, Catania, Agrigento e Messina attività fitness e screening gratuiti del profilo lipidico

Muoviti continua con altre tappe: da Palermo a Catania, passando da Agrigento e Messina.  Il successo della prima tappa di “ Muoviti” , che si è svolta dall’ 1 al 4 maggio  a   Palermo , conta   3mila partecipanti   alle attività fitness e centinaia di   screening gratuiti   del profilo lipidico. La spiaggia di Mondello si è trasformata in una   palestra della salute a cielo aperto , dove migliaia di persone hanno potuto esplorare decine di discipline sportive e approcciarsi a informazioni salutari sull’importanza del   movimento   e dei   corretti stili di vita . «Per 4 giorni abbiamo portato lo sport dove c’erano le persone, nell’affollata spiaggia di Mondello – afferma il  cofondatore di “Muoviti”   Andrea Ganci  – abbiamo allenato migliaia di giovani, il pubblico ha apprezzato soprattutto il brazuca fitness, il pilates, lo yoga, il body flying training. Abbiamo fatto prevenzione e grazie ai test del profilo lipidi...

MAZZARRÀ S.A., LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA SULL’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA

Le motivazioni della sentenza del processo di appello del Consiglio di Giustizia Amministrativa (n. 144/2014 Reg. Provv. Coll.), che ha riformato la sentenza del TAR Catania sull’ampliamento della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, meritano una adeguata valutazione
Furnari (Me), 21/03/2014 - Il Collegio giudicante ha ritenuto che la domanda presentata dai “soggetti legittimati ad insorgere avverso i provvedimenti aventi rilievo in materia ambientale” aventi una “ mera residenza nel Comune di Furnari non appare idonea a radicare la loro legittimazione”. Senza entrare nel merito di una opinabile valutazione contrastata da autorevole dottrina della Corte Europea, va preliminarmente rilevato che se l’Amministrazione Comunale che rappresentava Furnari nel 2009, avesse proposto ricorso al TAR invece che dei semplici cittadini, il Collegio Giudicante non avrebbe trovato questa comoda via di fuga nella decisione di una vicenda così grave e complessa.

Nel merito, il Giudice di Appello, sommariamente, superficialmente ed erroneamente, ha ritenuto che “ come risulta dalla campagna di rilevamento della qualità dell’aria successivamente condotta dall’ARPA… gli organi tecnici hanno poi escluso la percepibilità nell’abitato di Furnari, anche in condizioni di vento sfavorevoli, di odori molesti riconducibili alla gestione della discarica“. Il Collegio del CGA ha sorprendentemente letto e valutato solo gli scritti difensivi della “TirrenoAmbiente s.p.a.” senza tenere conto della copiosa documentazione prodotta dalla difesa dei cittadini ed, un ultimo, del Comune di Furnari, laddove la stessa ARPA, la Provincia Regionale di Messina, l’ASP ed evidenziavano la presenza odori molesti e maleodoranti a danno della comunità Funarese.

Una visita ispettiva del Collegio giudicante nel Comune di Furnari, magari con pernottamento in una delle tante abitazioni del centro messe a disposizione da chi vuole far conoscere il proprio dramma quotidiano, oppure una visita alle scuole laddove i bambini sono costretti a tenere chiusi gli infissi per evitare di respirare miasmi maleodoranti, avrebbe consentito una maggiore approfondimento della vicenda.
Eppure il Comune di Furnari, nella propria difesa, aveva anche rappresentato e documentato il pericolo alle fonti di approvvigionamento idrico del pubblico acquedotto e i possibili pericoli di dissesto idrogeologico dell’invaso.

Così come il Giudice d’appello è rimasto refrattario alla vicenda relativa alla denuncia che l’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, Mariella Lo Bello, ha sporto nei confronti di un funzionario regionale del suo Dipartimento che presiedeva la conferenza di servizi durante la quale, nel settembre 2008, è stata rilasciata l’ Autorizzazione Integrata Ambientale, per l’ampliamento di una discarica nella Sicilia Orientale, segnalando che lo stesso avrebbe “omesso la vicinanza di un centro abitato”, in modo assolutamente illegittimo, come accertato da una successiva sentenza del TAR di Catania.
Del pari sarà sfuggito al Collegio che in detta denuncia dell’Assessore Mariella Lo Bello, si evidenzia che detto funzionario regionale avrebbe, nel mese di ottobre 2008, acquistato un’autovettura AUDI A6 in Lombardia, in una concessionaria che faceva riferimento ad un amministratore della società che gestisce la discarica in questione. Il Collegio ha preferito in modo superficiale e sommario liquidare l’intera vicenda, dopo quattro mesi di riflessione solo sulla difesa di “TirrenoAmbiente s.p.a.”, disattendendo la copiosa documentazione contraria con un provvedimento che incide gravemente sulla salute dei cittadini Furnaresi e, di fatto, si mostra formalmente e sostanzialmente garantista nei confronti di chi gestisce il business dei rifiuti.

In una vicenda che testimonia l’indifferenza dello Stato e il silenzio di quanti hanno visto, talvolta hanno subìto, molto più spesso hanno condiviso i lautissimi guadagni del traffico di rifiuti, il Comune di Furnari, come il famoso mugnaio di Potsdam, circondato ed isolato dalla complicità di politici, imprenditori, cittadini e istituzioni che avrebbero dovuto controllare, ritiene che ci possa essere un “giudice a Berlino” che possa porre fine a questa vicenda emblema e simbolo del collasso democratico nel nostro Paese.
Per questa ragione l’Amministrazione Comunale eserciterà in tutte le sedi competenti ogni azione a tutela del diritto alla salute dei suoi concittadini e nei confronti personali dei soggetti, anche funzionari pubblici, che nella vicenda si fossero resi responsabili di gravi illeciti amministrativi o, peggio, di reati penali.

Commenti

  1. Cittadini di Furnari siete veramente coraggiosi!!
    Dove sono gli ambientalisti?
    Perche non si fanno sentire?
    Questi fanno solo battaglie ideologiche che non toccano gli interessi dei potentati economici!!!

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