Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

OMICIDIO SOTTI: DOPO 14 ANNI SCOPERTI A NISCEMI GLI ASSASSINI, ERANO I 'PROPRIETARI' DELLE FIDANZATE

Dopo 14 anni dall'omicidio del 22enne Orazio Sotti, i poliziotti del commissariato di Gela (Cl) sono riusciti a scoprire i colpevoli
Niscemi (Caltanissetta), 14/03/201 -
Su richiesta del padre del ragazzo gli agenti hanno riaperto il caso che, nel 2011, era stato archiviato come "ad opera di ignoti". Seguendo la pista passionale, gli investigatori sono arrivati a due fratelli di Niscemi (Caltanissetta) di 38 e 36 anni, entrambi pregiudicati.

L'inchiesta, denominata "Cold Case", ha fatto luce sul perché i due decisero di eliminare il ragazzo: Orazio detto Salvatore, considerato in paese un dongiovanni, avrebbe sedotto le ex fidanzate dei due suoi compaesani, sulle quali i fratelli ritenevano di poter vantare una sorta di arcaico diritto di proprietà.
Quelle relazioni avrebbero provocato la reazione del fratello più grande, che si trovava in carcere per altri reati, tanto da indurlo a concordare con il più piccolo l'uccisione di Sotti perché quel "fimminaru" li aveva disonorati.

Il giovane venne ucciso a Gela, nel garage della sua abitazione, poco dopo la mezzanotte del 23 dicembre 2000, con sette colpi di pistola. All'epoca non fu individuato alcun testimone oculare dell'omicidio ma, i poliziotti, risentendo tutte le persone interrogate al tempo, hanno trovato alcune discordanze nelle dichiarazioni e anche conferme sul possibile movente, incastrando i due fratelli ora finiti in carcere

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