La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

PARCO DEI NEBRODI: SULL’ADESIONE DI S. ANGELO IL SINDACO BLOCCA SUL NASCERE OGNI SPECULAZIONE POLITICA

Alcuni oppositori organizzano una petizione “sull’adesione del Comune di Sant’Angelo al Parco dei Nebrodi” e il Sindaco, con una lettera inviata a tutti i firmatari (una quarantina), blocca sul nascere quello che potrebbe diventare immotivato terreno di scontro e di speculazione politica. A differenza di quanto contestato nella petizione, dice il Sindaco “smentisco la partecipazione di amministratori del nostro Comune a riunioni con altri sindaci, né con il Parco”

Sant’Angelo di Brolo, 28/02/2014 - Alla fine del 2013 – scrive il primo cittadino – sono stato contattato dall'Assessore regionale al Territorio, il quale mi ha comunicato che in passato, anche se non è stato trovato alcun atto in tal senso, il Comune avrebbe fatto una richiesta per entrare nel Parco. Si riferiva agli anni '80 o anni '90, periodi distanti anni luce dalle mie Amministrazioni. Mi ha detto inoltre, che è intendimento della Regione modificare la perimetrazione e che oggi ci sarebbe l'opportunità anche per Sant’Angelo di farne parte.

Successivamente – prosegue il Sindaco – ho convocato un incontro con un funzionario, il quale ha illustrato gli aspetti positivi e quelli negativi che comporterebbe l'eventuale ingresso del nostro Comune in quella coalizione territoriale. Questa é la storia, il resto sono le solite chiacchiere prive di fondamento”.

E’ utile fare alcune puntualizzazioni: la prima é che la programmazione dei fondi comunitari 2014/2020, privilegia in maniera preponderante le richieste di finanziamento di soggetti, pubblici e privati, che fanno parte di coalizioni territoriali sovracomunali e aree protette, come il Parco dei Nebrodi. La seconda considerazione é che del Parco fanno già parte 24 Comuni e altri 18, compresi quelli viciniori di Montagnareale, San Piero Patti, Librizzi, Ficarra e Sinagra, hanno deciso di entrare. Alla fine i partecipanti saranno oltre 40. Né mi risulta che, a vent'anni dalla sua istituzione, vi siano stati comuni che abbiano deciso di uscirsene dal Parco. Evidentemente gli amministratori e i cittadini di 40 paesi saranno degli emeriti sprovveduti, mentre sarà detentore della verità chi é ostile pregiudizialmente all'adesione.

“La mia idea – si legge nella risposta – é quella di valutare attentamente quali potranno essere i benefici per il nostro paese e quali gli svantaggi. Se dovessi convincermi che è utile entrare nel Parco dei Nebrodi, pur rispettando la Vostra opinione - anche se, l'unica ragione fondata addotta dagli oppositori, é legata esclusivamente all'esercizio dell'attività venatoria, il resto sono osservazioni prive di fondamento - é mio dovere discuterne con l'Amministrazione, con la Maggioranza e con il Consiglio e poi decidere, di concerto con i cittadini, se individuare una piccola parte di territorio per farla diventare area protetta, escludendo da subito che ciò possa riguardare tutta la superficie del paese.

Le minoranze vanno rispettate – conclude il Sindaco – ma gli organi istituzionali legittimamente eletti, hanno il dovere di tutelare gli interessi di tutta la collettività, non solo quelli di alcuni”.


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