Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PARCHI EOLICI OFF-SHORE TROPPO VICINI ALLA COSTA, IN MILLE A GELA PER DIRE 'NO'

Gela (Cl), 13/04/2014 - In mille in piazza a Gela per dire "no" ai parchi eolici off-shore, che tre aziende vorrebbero realizzare a due miglia dalla costa gelese. Il corteo con in prima fila i sindaci di Gela e di Palma di Montechiaro, i vicesindaci di Agrigento e di Licata, e il presidente del consiglio comunale di Butera, i comitati "No Peos" (acronimo di parchi eolici off shore) e Legambiente, è partito dall'ospedale Vittorio Emanuele, per raggiungere, dopo un percorso di circa 4 km, il lungomare Federico II di Svevia, dove la protesta si è conclusa portando fin sulla spiaggia i cartelli e gli striscioni sui quali avevano scritto i loro slogan del "No al Peos",
tra cui: "Non sporcate il nostro orizzonte, non lasciate qui le vostre impronte"; "The End"; "e il naufragar mi era dolce in questo mar" (parafrasando un verso de L'infinito di Leopardi). Alla manifestazione hanno aderito gli studenti di quasi tutti gli istituti superiori della città. Gli organizzatori della manifestazione hanno tenuto a precisare che non sono contro l'eolico ma contro l'eccessiva vicinanza alla costa.

"0 posti di lavoro, 0 risparmio in bolletta. 2700 anni di storia stuprati, migliaia di reperti perduti per i fondali per sempre, cancellata ogni possibilità di un futuro turismo, eliminazione dei flussi turistici per Licata e Falconara: danno paesaggistico infinito. Non siete ancora convinti a dire No al Parco? Fateci le vostre domande nei commenti".

"A causa dell'indifferenza ci ritroviamo ad essere la città più martoriata d'Italia, dopo 50 anni di veleni nello stesso anno ci voglio appioppare Muos e Parco Eolico! Molti di voi penseranno ma che c'entra l'eolico? Come che c'entra? Solo perché è un'energia rinnovabile non significa che delle pale alte 135 metri le possano mettere davanti casa nostra! Domani ci giochiamo il nostro futuro..vi aspettiamo alle 10 davanti l'Ospedale per salvare il nostro patrimonio artistico e culturale!".

L’Amministrazione Comunale presente alla riunione del Comitato dei Sindaci appartenenti al “Coordinamento No Peos”, che si è svolta presso il Palazzo di Città di Licata alle 10.00. I comuni che, insieme a Gela, fanno parte del coordinamento che si oppone di ogni ipotesi di realizzazione di impianti eolici off shore a poche miglia dalla costa, nel tratto di mare della Sicilia sud occidentale sono Agrigento, Licata, Palma di Montechiaro e Butera.

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