Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PD MESSINA: “NON HANNO VINTO I RENZIANI”

Il PD di Messina: “Non hanno vinto i renziani. Hanno vinto coloro che chiedono a Matteo Renzi, presidente del Consiglio e segretario del PD, di realizzare in breve tempo quanto ri-promesso”
Messina, 28 maggio 2014 - “La partita elettorale è chiusa, le questioni restano aperte. Nessun grillo per la testa... neppure a Messina –dichiarano a nome delle diverse aree del Partito Democratico di Messina Emilio Fragale, Francesco Barbalace, Luigi Beninati e Gabriele Siracusano.
Ha vinto il PD. Ha vinto Matteo Renzi. Ha vinto l’Italia dei democratici.
Non ha vinto né un Paese né un partito renziano. Non hanno vinto i renziani. Hanno vinto coloro che chiedono a Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e Segretario del PD, di realizzare in breve tempo quanto ri-promesso, a partire dalle riforme. Hanno vinto coloro che continuano a riporre fiducia nelle Istituzioni.

Dalle nostre parti rimangono immutati i nodi e gli interrogativi da sciogliere. Dall’identità e vocazione dei nostri territori alla ri-generazione e organizzazione del partito, passando per la posizione da tenere sia in seno al civico consesso del nostro capoluogo sia in seno all’Assemblea regionale. Oggi, in attesa dell’esito dei ricorsi elettorali (sulla cui inopportunità insistiamo) le domande si ripropongono. Nessuna risposta può essere offerta dalla sentenza.
Nei collegi insulare e meridionale sono stati eletti nella lista del PD Renato Soru e Gianni Pittella (Lab.Dem.), che hanno scommesso (noi con loro) su temi affini.

Abbiamo motivo di ritenere che gli europarlamentari siano già disponibili per una doverosa riflessione pubblica (cioè politicamente impegnativa) sul tema Stretto, area vasta europea, orizzonte Mediterraneo di nuove opportunità. Progetti, investimenti, fondi strutturali.
Noi, insieme ai firmatari dell’appello di voto al PD e di preferenza per Soru, insieme a coloro che ci hanno messo la faccia e che apertamente si sono spesi per il PD, insieme alle donne e agli uomini che si vogliono rendere protagonisti di una nuova stagione di passione, impegno, elaborazione e responsabilità, ci siamo”.

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