Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

SCUOLA SICILIA: E I SINDACATI NON STANNO A GUARDARE, MA A RITAGLIARSI SPAZI DI “POTERE”

29/05/2014 - Essi, con la loro politica avversa alla meritocrazia, ma avversa anche all’art. 36 comma 1 della Costituzione - che così recita: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro... - di fatto, coprono e agevolano i docenti visitatori delle aule scolastiche, attività che tanta parte ha nel giudizio non positivo che l’opinione pubblica ha maturato nei confronti di tutti i docenti indistintamente, senza distinguere tra chi lavora (e sono i più) e chi vive la scuola come antidoto alla noia esistenziale.
I sindacati hanno da sempre praticato una politica né meritocratica né equa oltre che, come visto, incostituzionale. Perché lo stipendio dei docenti non è differenziato per quantità e qualità del lavoro, come vuole la Costituzione?

I sindacati amano applicare la politica delle larghe intese con MIUR, con USP e con USR,
presso i quali amano ritagliarsi spazi di “potere” in diversi ambiti, spazi che sono loro concessi per una politica di appeasement, per un consociativismo di piccolo cabotaggio.

In Italia occorrono risorse e investimenti pari a quelli degli altri Paesi UE; reclutamento dei docenti da ridisegnare, abbinato a test attitudinali, come si usa fare per assumere i militari o i dirigenti europei o i funzionari delle aziende private, in quanto non è possibile lasciare una classe di bambini o di adolescenti nelle mani di persone che non sono all’altezza di “governare” una classe; formazione obbligatoria per chi deve insegnare, con tirocinio-apprendistato reale e pagato di almeno un anno, alla fine del quale può esserci l’assunzione sulla base del parere vincolante di una commissione di docenti e genitori eletti rispettivamente dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, presieduta dal Dirigente Scolastico.
Valutazione dei docenti e aggiornamento disciplinare obbligatorio e pagato a livello universitario, indispensabili per la progressione di carriera;

Bisognerebbe avere la forza d’indignarsi e farsi sentire nelle strade, perché il ruolo della scuola è troppo importante per continuare a tacere: la scuola gioca un ruolo centrale nella formazione dei giovani, nel fornire loro le competenze europee senza le quali trovare un lavoro sarà ancora più difficile, nell’elevare il livello di cultura e di civiltà della nostra società, nel garantire un futuro al nostro Paese.

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