Banca vivente del Germoplasma ad Ucria, creato un punto visite ed informazioni del Centro con personale dell’Ente. Antoci: diventerà una struttura funzionale all’educazione ambientale e conoscenza della biodiversità dei Nebrodi
Ucria (Me), 04/07/2014 - Sono già operative alcune unità di personale dell’Ente che si occuperanno all’interno del Centro della Banca vivente del Germoplasma vegetale del Parco dei Nebrodi, ad Ucria, di accompagnare i visitatori e dare informazioni sul progetto di preservazione della Biodiversità dei Nebrodi.
“Impiegando al meglio il personale all’interno dell’Ente, motivandolo anche con momenti di formazione specifica, stiamo creando una struttura interna che oltre ad occuparsi di manutenzione del centro, sarà in grado di dare informazioni ed accompagnare in visita i fruitori della Banca del Germoplasma, ma soprattutto le scolaresche che si recheranno per conoscere l’enorme patrimonio di biodiversità presente nel Parco. La Banca vivente del Germoplasma, infatti, oltre al laboratorio biologico, ospita una struttura che ben si presta a sede di convegni e incontri di studio sulle problematiche legate alla biodiversità e punto di riferimento per attività di educazione ambientale”. Lo ha dichiarato il Presidente Antoci.
Un potenziamento della struttura divenuto operativo nel giro di qualche giorno e voluto con forza dal Presidente del Parco, Giuseppe Antoci. Un progetto di potenziamento del Centro presentato alla stampa qualche settimana fa il cui obiettivo principale è quello di preservare la Biodiversità presente nel Parco.
Il potenziamento sarà possibile anche grazie ad un finanziamento del Governo regionale, complessivo di Euro 258.492, previsto nella misura 214/2 del PSR gestito dall’Assessorato regionale alle risorse agricole, con cui verranno implementate le strutture e le attività scientifiche della Banca, nei siti di Ucria e San Fratello per conservare e tutelare soprattutto il DNA delle cultivar tipiche dei Nebrodi.
Tra i punti finanziati di grande rilevanza anche l’allestimento di campi di collezione e di piante madri di varietà antiche come quelle dell’albicocco, pesco e susino, gestiti direttamente dagli allievi dell’Istituto agrario di Caronia che avranno modo di conoscere sul campo specie che contraddistinguono l’identità agricola del territorio nebroideo.
Proprio nei giorni scorsi, grazie ad un protocollo, tra l’Ente e l’Istituto agrario di Caronia sono stati affidati alla scuola dei mezzi agricoli che saranno utilizzati per creati nuovi campi di collezione e di piante madri, con l’allestimento di piantagioni arboree, per specifiche azioni dimostrative e divulgative e luoghi di conoscenza e di educazione ambientale soprattutto per le nuove generazioni.
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