Festa del Lavoro: le rime di Mimmo Mòllica per il 1° Maggio

La «Filastrocca per la Festa del Lavoro» di Mimmo Mòllica celebra il 1° Maggio, festa del Lavoro e dei Lavoratori, ricorrenza dalle radici ‘antiche’, che risalgono alle manifestazioni di protesta per i diritti degli operai in America. Oggi lo scenario del lavoro è molto cambiato, ai mestieri e alle professioni ‘tradizionali’ se ne assommano di nuovi.  «Filastrocca per la festa del lavoro» Un amore felice, un lavoro che piace e il sogno di vivere in pace son le cose da desiderare, son davvero le cose più care. Come l’ape operaia coi suoi tanti 'mestieri', e malgrado ciò gaia, nonostante i suoi molti doveri. Il lavoro non sia mai fatica, ad ognuno il suo ruolo, come la formica, non sia una condanna da sopportare, come il pescatore che ama il suo mare. Il lavoro non sia mai un miraggio da festeggiare solo il primo maggio, ma sia sempre qualcosa da amare, e prima di tutto lo devi trovare. Perciò buon Primo Maggio ai precari, ai carabinieri e ai bibliotecari, a chi disse in poesia ...

BROLO: SMENTITA LA NOTIZIA DEL RITROVAMENTO, PROSEGUONO LE RICERCHE DEL 23ENNE VINCENZO ODDO

Stamattina Brolo ‘brulicava’ di fosche notizie, date per certe, stando alle quali il 23enne Vincenzo Oddo, del quale non si hanno più notizie dal 20 luglio scorso, era stato ritrovato cadavere in un tratto di spiaggia poco distante da dove è misteriosamente sparito dopo essersi immerso in mare con l’intenzione di fare una delle sue solite nuotate fino allo Scoglio di Brolo. Presto però arrivava la smentita e il mare tornava a farsi distesa di fiduciosa attesa e di timore allo stesso tempo, per quell’ansia smaniosa che non spegne affatto le speranze di ritrovare in vita, sano e salvo, il giovane. Di Vincenzo Oddo, allontanatosi a nuoto domenica 20 luglio intorno alle ore 15.30, non si hanno più notizie, malgrado le continue ricerche. Stamattina, dopo alcune ore di attivo lavoro, i subacquei della Marina Militare hanno dovuto sospendere le ricerche a causa delle condizioni del mare

Brolo (Me), 22/07/2014 – Il lido costruito sul lungomare di Brolo, nel tratto antistante l’hotel Il Gattopardo, è divenuto in questi giorni il quartier generale di quanti attendono, speranzosi, il ritorno di Vincenzo Oddo, 23 anni, diploma in servizi commerciali e turistici conseguito presso l’istituto tecnico statale di Naso.
Vincenzo era sceso in acqua proprio in quel tratto di spiaggia per raggiungere a nuoto lo Scoglio, l’isolotto che si erge maestoso a poche bracciate dal bagnasciuga brolese, dove fino a qualche decennio fa sorgeva una casetta di pescatori, abbattuta la quale questa splendida cittadina sta conoscendo una nuova vitalità turistica, con un lungomare invidiabile e bello, con una spiaggia attrezzata, ampia ed estesa.
Ma la ‘festa’ che l’estate promette ogni anno con l’arrivo della bella stagione, proprio in questo caldo scorcio d’estate, sta vivendo ore di mestizia e di speranza, dal momento in cui i cugini recatisi sulla spiaggia assieme a Vincenzo Oddo hanno lanciato l’allarme. Il giovane ‘personal trainer’ 23enne, specializzatosi a Roma, non aveva più fatto ritorno dalla sua nuotata verso lo Scoglio. Di Vincenzo non vi era più traccia.
E la notizia si era diffusa tra ieri sera tardi e stamattina “come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca”: il corpo di Vincenzo sarebbe stato restituito dal mare e trasferito in elicottero presso l’ospedale di Patti, dove certamente sarebbe stata eseguita l’autopsia. Non c’erano toni ‘pruriginosi’ nel riferire la notizia. Anzi, tanta umana mestizia. Tanta umana compassione.

La notizia è stata prontamente smentita dai comandanti della Marina Militare presenti in pianta stabile presso il ritrovo a mare sul lungomare brolese e dagli stessi genitori di Vincenzo Oddo (anche loro al corrente del diffondersi della notizia), ormai stabilmente presenti in quello stesso ritrovo che costituisce il luogo più vicino al caro Vincenzo, il posto più idoneo dal quale sorvegliare il mare, ogni suo sussulto, ogni movimento. Il luogo dal quale alimentare fiduciosissime speranze, dove attendere il ritorno di Vincenzo.
Il giovane Oddo è da tutti conosciuto e apprezzato. Chiunque lo conosca sa che è un provetto nuotatore, abituato a fare quella traversata che molti giovani brolesi sono soliti fare. Lo Scoglio, quasi una seconda ‘patria’, prova di abilità e attaccamento. Lo Scoglio di Brolo è ‘patria’ e feticcio allo stesso tempo. Un simbolo identitario, assieme alla torre saracena.
La madre di Vincenzo, Maria Antonietta Contenta, è là, assieme al padre del ragazzo, assieme alla propria madre e agli altri figli. Là, come vedette; tutti quanti attendono il ritorno di Vincenzo. Maria Antonietta ha parlato con ogni persona che possa darle un ragguaglio, che possa aiutarla a comprendere come sia possibile che un ragazzo tanto abile nel nuoto, abituato allo sport e al mare possa avere smarrito la ‘rotta’, possa essere rimasto vittima di un’amnesia, di un malore; possa avere e riportato ferite o contusioni che lo stanno ora costringendo a trovare riparo chissà dove, in attesa d’essere ritrovato, in attesa che possa ritrovare le forze e il senno: l’orientamento.

Commenti