13/07/2014 - Quando lo scorso mese Lorin Maazel aveva annunciato il ritiro dal podio per motivi di salute, l’ho chiamato per augurargli una pronta guarigione, ma ho capito subito che la situazione non era semplice ed ho subito pensato a Leonard Bernstein, il quale, una settimana esatta dopo aver annunciato il suo ritiro, diede l’addio alla vita. E’ facile oggi dire che con Lorin Maazel scompare l’ultimo dei giganti del podio, ulteriore anello di congiunzione di quella straordinaria catena dell’arte direttoriale e musicale del Novecento che da Furtwangler, De Sabata, Mitropoulos e Toscanini arrivava ad Herbert von Karajan e a Leonard Bernstein. Ma oggi che la sensazione della sua dipartita è purtroppo divenuta la notizia che tutti gli amanti della Musica non avrebbero voluto apprendere, appare chiaro a noi tutti che con la scomparsa di Lorin Maazel se ne va un altro straordinario interprete musicale del nostro tempo, l’ultimo dei grandi.
Lorin Maazel, con il quale ho vissuto tanti eccezionali momenti di vita privata e pubblica, avendo firmato come direttore artistico e come regista televisivo innumerevoli straordinari concerti concepiti insieme sotto ogni punto di vista – come, ad esempio, la storica esecuzione delle Nove Sinfonie di Beethoven nel 2008 al Teatro Antico di Taormina o i numerosi concerti realizzati per il Festival di Pasqua in Vaticano e il Festival Euro Mediterraneo a Villa Adriana e al Teatro Romano di Ostia Antica – è stato un musicista estremamente versatile, ottimo violinista, raffinato compositore, ma soprattutto l’ultimo grande direttore d’orchestra dei nostri giorni.
Lorin Maazel è stato indubbiamente un direttore d’orchestra dotato di una memoria prodigiosa e di un gesto spettacolare, capace di dirigere e dominare le grandi orchestre senza dover girare la pagina della partitura, regalandoci esecuzioni vibranti ed emozionanti, mai scontate o ripetitive, come non siamo più abituati ad ascoltare, a vedere, a sentire ormai da tempo.
Il momento più importante della nostra collaborazione risale al 2008, con l’esecuzione delle Nove Sinfonie di Beethoven al Teatro Antico di Taormina, dirette da un Maazel in stato di grazia alla guida della Symphonica Toscanini: un progetto che avevamo ideato per la New York Philharmonic e che avrei dovuto registrare come regista televisivo a New York, ma che poi decidemmo di realizzare in cinque concerti consecutivi anche a Taormina, nel cartellone di Taormina Arte di cui ero già direttore artistico. Cinque meravigliosi concerti che resteranno scolpiti nella memoria dei presenti come un evento unico ed irripetibile, ma che oggi i telespettatori di tutto il mondo ammirano come il testamento artistico della sua prodigiosità. Grazie, Maestro Maazel.
Enrico Castiglione
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