Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DEPRESSIONE MALATTIA SOCIALE, SALUTE MENTALE AI MINIMI TERMINI

11/07/2014 - Depressione: il problema di salute mentale più diffuso e più sensibile alla crisi
I problemi legati alla salute mentale sono da almeno un decennio argomento di attenzione ai vari
livelli decisionali (Oms, Ue, a livello nazionale e locale) con l’attivazione di specifici programmi di
sanità pubblica. Pur tenendo conto della difficoltà di rilevare con indagini sulla popolazione aspetti
così complessi, dalle informazioni raccolte nell’indagine su questo tema emerge che l’invalidità per
malattie mentali colpisce circa 700 mila individui (2,8% tra gli anziani) e le persone con Alzheimer o
demenze senili sono circa 600 mila (4,3% tra gli anziani di 65 anni e più). Le persone con disturbi del
comportamento alimentare, perché bulimici o anoressici (per la prima volta rilevati in questa edizione
dell’indagine) presentano prevalenze più esigue, complessivamente pari a 0,5%. La quota tra le
donne è circa il triplo rispetto agli uomini.

Tra i problemi di salute mentale, quelli più diffusi sono le sindromi depressive. Nella popolazione si
stima siano circa 2,6 milioni le persone (4,4%), con prevalenze doppie tra le donne rispetto agli
uomini in tutte le fasce di età; nella popolazione anziana ne soffre almeno una persona su 10 e tra le
donne ultraottantenni la quota supera il 15%. Se a queste prevalenze si aggiunge la quota di quanti
sono potenzialmente a rischio perché dichiarano di aver avuto episodi depressivi in passato la
prevalenza aumenta al 7,8%.

Mediante strumenti di tipo psicometrico costruiti sulla base del questionario SF36 (cfr. nota 1), sono
state rilevate informazioni per studiare la dimensione della salute mentale attraverso l’Indice sintetico
Mental Health (MHI) che indaga aspetti legati alla depressione (Psicological distress).
Nella popolazione di 14 anni e più l’Indice MHI è pari a 70,2, più basso in media di 5 punti tra le
donne (68,3 contro 72,3 tra gli uomini, tassi standardizzati) a indicare peggiori condizioni di salute
mentale. Essendo correlato alla presenza di disturbi depressivi e di cattive condizioni di salute, il
valore dell’indice si riduce con l’età, raggiungendo tra gli ultraottantenni il punteggio di 57,7. Tra chi
soffre di depressione l’MHI è pari a 50,1.

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