Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

MESSINA, “SEDICENTE” FARMACISTA DERUBAVA CON L’AIUTO DEL MARITO: ARRESTATI

Messina, 03/07/2014 - Nella mattinata di oggi i coniugi CRESCIMONE Maria (classe 75) e RASIZZI Salvatore (classe 72), entrambi pregiudicati e residenti a Belpasso, sono stati tratti in arresto dalle Stazioni Carabinieri di Scaletta Zanclea e di Roccalumera, in quanto destinatari di ordinanze di custodia cautelare, rispettivamente in carcere ed agli arresti domiciliari, per i reati di furto aggravato (per la Crescimone) e ricettazione (per il Rasizzi). I due soggetti, nel corso dell’indagine condotta di concerto dalle Stazioni della Compagnia di Messina sud tra il novembre del 2013 e il febbraio del 2014, si sono resi responsabili di spiacevoli episodi in danno di anziani messinesi.

Si tratta di un fenomeno quanto mai increscioso e dilagante, ed è per questo che l’attività portata in essere dagli operanti è di particolare pregio, visto che tali reati suscitano un forte allarme sociale nei confronti della collettività. Nello specifico CRESCIMONE Maria, all’esito delle risultanze investigative, è risultata essere l’attrice principale di molteplici episodi di furti e truffe, denunciati a più riprese.

Il “modus operandi” della stessa era costante e consolidato: entrando a casa con un pretesto, spesso quello di essere un’impiegata di una farmacia che proponeva alcuni sgravi fiscali per particolari medicinali, si faceva consegnare una banconota di grosso taglio per trascrivere il numero seriale della stessa. Tutto era predisposto e pianificato affinché gli ignari malcapitati venissero seguiti di nascosto fino a che fosse noto il punto dell’abitazione dove erano custoditi i risparmi ed al termine del breve incontro con la “sedicente” farmacista, si rendevano conto di essere stati derubati. Il ruolo di RASIZZI, invece, era di supporto alle azioni criminose condotte dalla moglie; egli altresì si rendeva responsabile del reato di ricettazione, poiché entrato in possesso e nella disponibilità della merce provento di furto.

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