Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MESSINA, “SEDICENTE” FARMACISTA DERUBAVA CON L’AIUTO DEL MARITO: ARRESTATI

Messina, 03/07/2014 - Nella mattinata di oggi i coniugi CRESCIMONE Maria (classe 75) e RASIZZI Salvatore (classe 72), entrambi pregiudicati e residenti a Belpasso, sono stati tratti in arresto dalle Stazioni Carabinieri di Scaletta Zanclea e di Roccalumera, in quanto destinatari di ordinanze di custodia cautelare, rispettivamente in carcere ed agli arresti domiciliari, per i reati di furto aggravato (per la Crescimone) e ricettazione (per il Rasizzi). I due soggetti, nel corso dell’indagine condotta di concerto dalle Stazioni della Compagnia di Messina sud tra il novembre del 2013 e il febbraio del 2014, si sono resi responsabili di spiacevoli episodi in danno di anziani messinesi.

Si tratta di un fenomeno quanto mai increscioso e dilagante, ed è per questo che l’attività portata in essere dagli operanti è di particolare pregio, visto che tali reati suscitano un forte allarme sociale nei confronti della collettività. Nello specifico CRESCIMONE Maria, all’esito delle risultanze investigative, è risultata essere l’attrice principale di molteplici episodi di furti e truffe, denunciati a più riprese.

Il “modus operandi” della stessa era costante e consolidato: entrando a casa con un pretesto, spesso quello di essere un’impiegata di una farmacia che proponeva alcuni sgravi fiscali per particolari medicinali, si faceva consegnare una banconota di grosso taglio per trascrivere il numero seriale della stessa. Tutto era predisposto e pianificato affinché gli ignari malcapitati venissero seguiti di nascosto fino a che fosse noto il punto dell’abitazione dove erano custoditi i risparmi ed al termine del breve incontro con la “sedicente” farmacista, si rendevano conto di essere stati derubati. Il ruolo di RASIZZI, invece, era di supporto alle azioni criminose condotte dalla moglie; egli altresì si rendeva responsabile del reato di ricettazione, poiché entrato in possesso e nella disponibilità della merce provento di furto.

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