Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

TORREGROTTA: CONFLITTO ISTITUZIONALE, I RESPONSABILI D’AREA NON SI ATTENGONO ALLE DECISIONI PRESE DAL CONSIGLIO

Comunicato dei consiglieri di Torregrotta, Bernava – Scaglione – Ordile – Grasso – Pavone – Polito - Spada
14/07/2014 - Nel Comune di Torregrotta è successo di nuovo che i Responsabili d’Area non si attengono alle decisioni prese dal Consiglio. Deliberazioni che agevolano i cittadini ed ai quali non viene data la pubblica comunicazione, come è avvenuto per la proroga del pagamento della tassa sui rifiuti per gli anni 2012 e 2013, che dal 5 maggio 2014 è stata decisa anche con la immediata esecutività! Così anche per la deliberazione relativa all’annullamento delle procedure di cui al bando di gara relativo al Piano delle alienazioni anno 2012, discussa in Aula il 23 giugno scorso, durante la quale il Responsabile dell’Area Tecnica ha comunicato che quella stessa mattina sono stati stipulati i contratti con gli assegnatari dei lotti di viale Europa, mentre il contratto riguardante la via Pavese era già stato stipulato il 16 giugno. Si è voluto mettere i Consiglieri di fronte ad una situazione di fatto usando i cittadini inconsapevoli facendo leva sulle loro legittime aspettative.

I forti dubbi espressi dai Consiglieri Bernava, Scaglione, Ordile, Grasso, Pavone, Polito e Spada sulla legittimità delle procedure anziché indurre gli uffici a rivedere le proprie determinazioni e dare contezza al Consiglio, le hanno paradossalmente accelerato fino a concluderle nell’assoluto dispregio del ruolo che il Consiglio Comunale riveste. Comportamenti irrituali che si vorrebbero far passare come atti dovuti o indilazionabili ma che di fatto non possono che trovare origine nelle direttive impartite dall’Organo Politico.
La netta divisione dei compiti tra organo politico ed apparato burocratico a garanzia di “imparzialità e legalità”, non può essere usata se non nel rispetto rigoroso ed assoluto della “terzietà” dei Responsabili d’Area. I “pareri”, espressi sulle deliberazioni, ancorchè “non vincolanti” non possono diventare strumenti di dinieghi né possono giustificare i mancati adempimenti degli Uffici circa le decisioni adottate dal Consiglio comunale. E’ doveroso riflettere come a Torregrotta sono saltati i pilastri su cui si fonda il Sistema Democratico garantito dai rappresentanti eletti dal Popolo!

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