Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

A LIBRIZZI I SOGNI DEI BAMBINI DIVENTANO REALTÀ

Il 27 agosto, a Librizzi, si è concluso il ciclo delle manifestazioni estive organizzate dall’associazione “Il filo della memoria” con in testa la prof.ssa Marilia Gugliotta
Librizzi (Me), 29/08/2014 - Protagonisti indiscussi della serata i bambini e i ragazzi che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di quattro appuntamenti estivi: la festa del grano, la dodicesima edizione della sagra dei maccheroni, la valigia dei sogni e la prima festa del migrante. Le iniziative, patrocinate dal Comune, hanno scandito un percorso basato sul recupero delle tradizioni, della memoria e della identità locali in una prospettiva di sviluppo e di rilancio del territorio in ambito culturale, economico e turistico.

L’associazione ha anche allestito uno spazio museale per tutti i bambini di oggi e di ieri, per quelli rimasti e quelli andati via e per chi continua ad affidarsi alla barca della speranza. Proprio a questi ultimi, i bambini migranti, sono stati dedicati diversi momenti di riflessione concretizzati in gesti di solidarietà. Per esempio, il progetto "Noi per Lampedusa" che l’Associazione Il filo della memoria, d'intesa con la Caritas diocesana e altre associazioni del territorio, sta portando avanti affinché i piccoli migranti possano essere accolti in centri più attrezzati a misura di bambino.

 Presso la sede dell'Associazione è inoltre possibile visitare la mostra fotografica "Noi migranti di ieri" con un chiaro richiamo alle storie personali di quanti nel passato hanno affidato i loro sogni ad una valigia di cartone, ad un barcone, ad un fischio del treno che portava lontano dalla propria terra di origine.

E’ proprio vero: se c’è l’accoglienza del cuore di cui “Il filo della memoria” ha sempre dato prova, è sempre viva l’attenzione rivolta ai migranti e, in generale, a chi si trova in situazioni di disagio.

Anna Milici



Commenti