1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

LEONARDO SCIASCIA: LA CASA NATALE DELLO SCRITTORE DI RACALMUTO DIVENGA MUSEO, SCATTA LA SOLIDARIETÀ

Indetta dal commissario straordinario del Libero Consorzio Benito Infurnari, per oggi, lunedì 4 agosto alle 10.30, nell'aula Giglia del Palazzo della Provincia, una conferenza di servizio avente per tema, la messa in vendita della casa di famiglia di Leonardo Sciascia a Racalmuto, dove lo scrittore ha vissuto da ragazzo, iniziando la sua attività
Agrigento, 04/08/2014 - L’ auspicio è che la casa di Leonardo Sciascia possa essere trasformata in una museo dove custodire le testimonianze di vita dell’illustre scrittore. Le difficoltà economiche in cui versano le ex Province, non consentono di acquisire l'immobile al patrimonio dell’Ente.

Ed oggi, l’assemblea dei Sindaci, riunita nei locali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ha approvato un odg con cui chiede al presidente Crocetta e alla Regione Siciliana di intervenire per l’acquisizione dell’immobile di proprietà della famiglia di Leonardo Sciascia, a Racalmuto.
I sindaci della provincia di Agrigento chiedono, in alternativa, di potere acquistare la casa nella quale Leonardo Sciascia visse per diversi anni, creato alcune delle sue opere più conosciute e importanti.
Tra le iniziative per scongiurare la vendita della casa natale di Sciasia l’invio di un appello al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e all’Assessore ai Beni Culturali Scilabra, sollecitando l’intervento diretto della Regione per l’acquisizione dell’immobile.

Il Commissario Benito Infurnari ha sottoposto agli amministratori della provincia di Agrigento l’iniziativa e la necessità di farsi sentire su una questione così delicata. Il secondo aspetto ha riguardato il recepimento delle risorse a livello provinciale e comunale.

Il Commissario Infurnari ha tuttavia fatto presente che a tutt’oggi nessuna risposta è ancora arrivata dalla Regione Siciliana. Per reperire le somme per l’acquisto dell’immobile, il Libero Consorzio prevede un intervento simbolico da parte dei comuni della provincia di Agrigento fino a 5000 abitanti di 500 euro, di 2.000 euro per quelli tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, di duemila euro euro per i Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti.

Infurnari si era già rivolto al presidente della Regione Crocetta e all'assessore a beni culturali, invitati all'incontro con tutti i sindaci dei 43 Comuni della provincia affinché si trovi una soluzione condivisa.
"Ritengo - aggiunge il Commisario Infurnari - che la comunità provinciale non possa permettere che tale patrimonio morale e culturale vada disperso ma che anzi abbia il dovere di custodire e valorizzare questo immobile per consegnarlo alle nuove generazioni a memoria del messaggio culturale e civile che da esso è partito.

E' mio auspicio, infatti, che la casa di Leonardo Sciascia possa essere trasformata in una sorta di museo nel quale custodire tutte le testimonianze di vita umana ed artistica di un illustre personaggio contemporaneo che tanto ha dato alla vita culturale del nostro Paese e che ha testimoniato con impegno e sacrificio civile e politico l'anelito al riscatto della nostra Terra. Le note difficoltà economiche in cui versano le ex Province, purtroppo non consentono di intervenire in direzione di una acquisizione dell'immobile al patrimonio di questo Ente".

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