Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BEPPE GRILLO: INQUIETANTI BATTUTE, DIMOSTRA DI CONOSCERE BEN POCO DELA MAFIA

Grillo, con le sue inquietanti battute sulla mafia, ha dimostrato – proprio in Sicilia – di conoscere ben poco la questione siciliana, la mafia e la Sicilia stessa
Palermo, 27 ottobre 2014 - Le recenti, assurde dichiarazioni, (che sarebbero state da considerare deliranti se non fossero state furbastre), sulla MAFIA, urlate da Beppe GRILLO a Palermo, dimostrano quanto poco la maggioranza dei partiti politici, anche quelli dell’Opposizione, conoscano la REALTA’ SICILIANA di ieri e di oggi. Dimostrano pure, i suddetti politici, come non si preoccupino affatto delle prospettive per il futuro (che saranno disastrose, se si continua di questo passo).

I dirigenti dei rispettivi partiti politici italiani, - ancorquando raccolgano in Sicilia enormi quantità di voti, - dimostrano quanto poco si sentano coinvolti nell’affrontare seriamente le grandi problematiche irrisolte che caratterizzano le condizioni (coloniali) nelle quali versa il Popolo Siciliano, senza nemmeno prendere in considerazione la gravità della “Questione Siciliana”. E quanto, scandalosamente, sappiano “travisare” la storia ed il ruolo della MAFIA. Il che è molto grave perché con la MAFIA non si scherza.

A Grillo, ai suoi colleghi (leader di partiti politici) e soprattutto agli elettori siciliani che li seguono ad occhi chiusi (senza risparmiare i movimenti sicilianisti o pseudo-sicilianisti) e che sono propensi ad offrire i rispettivi “servigi”, dichiariamo che la parte migliore del Popolo Siciliano lotta, comunque e senza compromessi, per la riaffermazione dei suoi, specifici diritti fondamentali. Fra i quali diritti ricordiamo quelli alla VERITA’, all’INDIPENDENZA, alla democrazia, al progresso, ad un futuro migliore, alla piena occupazione, alla produttività, allo “stato di diritto”, alla LEGALITA’ ad ogni livello e a tanti altri diritti oggi calpestati.

Ci sia consentito, altresì e senza retorica, di rivendicare il diritto di riabbracciare tutti i Popoli del Mondo, dai quali la condizione coloniale continua ad allontanarci.
A noi stessi ed agli altri abbiamo, oggi più che mai, il DOVERE di ricordare l’assioma del Sicilianismo forte e puro, che è anche uno dei punti più qualificanti e più coraggiosi del Programma di lu Frunti Nazziunali Sicilianu, secondo il quale:

La Sicilia sarà veramente libera e indipendente se si sarà, prima, liberata dalla MAFIA.

Non aggiungiamo altro, in quanto al buon intenditor dovrebbero bastare poche parole.

A N T U D U !

Giuseppe SCIANO’

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