Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

FRANCESCHINI: "IL PIL AL SUD È DA BRIVIDO ma LA CULTURA È UN SERBATOIO DI POSTI DI LAVORO"

Intervista al ministro dei Beni Culturali,  Dario Franceschini, di Pietro Treccagnoli pubblicata da Il Mattino di napoli. Franceschini: "Cultura serbatoio di posti al Sud ma l'Italia non ci crede ancora" 
29 ottobre 2014 - Napoli cuore del turismo europeo. Qui si vedranno i ministri della cultura dell'Unione, a Capodimonte, e gli assessori regionali, al museo Madre. Una tre giorni intensa che parte oggi e che, per motivi di sicurezza, sarà blindata. E proprio oggi, il rapporto della Svimez lancia un grido d'allarme per il Sud, nel quale non trascura per il turismo e i beni culturali nel Mezzogiorno. Il ministro Dario Franceschini farà da padrone di casa e proverà a tenere i fili di un rapporto cultura-turismo-economia molto complesso, ma ricco di possibilità, finora inespresse, sfruttate molto al di sotto delle reali potenzialità.

Franceschini: «Bisogna capire che per attrarre turisti non bastano i capolavori, come per i viaggiatori dell'Ottocento. Bisogna puntare sui servizi, i trasporti, l'assistenza sanitaria, il cibo, lo shopping e, naturalmente, la sicurezza. Napoli, sotto quest'ultimo aspetto, soprattutto, ha un'immagine negativa, in gran parte sbagliata, alla quale ha pesantemente contribuito anche la passata crisi dei rifiuti. Ma è un'immagine che potrebbe essere archiviata se si lavora bene».

Il rapporto Svimez, appena pubblicato, calcola che se si investisse adeguatamente in Beni culturali non sfruttati si creerebbero al Sud ben 250mila posti di lavoro. Che cosa si aspetta a farlo?

«Secondo me, se ne possono creare persino di più, perché le potenzialità del Sud sono infinite. Pensi non solo a Napoli e Pompei, ma anche a Matera, ai Bronzi di Riace e potremmo fare un elenco lunghissimo, senza contare il mare e la natura. Bisogna crederci. Purtroppo la politica italiana non ha mai davvero creduto nelle potenzialità economiche dei Beni Culturali. Si è limitata, giustamente, a tutelarla, ma ha poco considerato la valorizzazione turistica. È questo limite che bisogna abbattere».

Torniamo al rapporto Svimez. I dati sulla denatalità e sullo spopolamento del Sud sono drammatici. Una crisi che riporta a dati dell'Ottocento. Può bastare puntare solo sul turismo?

«La denatalità e lo spopolamento sono temi italiani e non solo meridionali. Certo, il turismo da solo non basta. Per quanto riguarda il mio ruolo l'impegno è massimo. L'Italia è il quinto Paese al mondo per visitatori internazionali».

Un tempo eravamo i primi.

«È vero, ma restiamo i primi nei desideri dei turisti, che vorrebbero, ma poi non vengono. Ci sono, però, segnali importanti. Per l'Expo di Milano abbiamo avuto già un milione di prenotazioni, vere, reali, dalla Cina. La sfida è far muovere queste persone attraverso l'Italia, non farle fermare a Milano».

Anche i dati sul Pil, nel Sud, sono da brivido. Sempre la Svimez prevede che sarà negativo pure per il 2015 e se sarà confermato, sarà l'ottavo anno consecutivo di decrescita.

«Lo sappiamo. Ma proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno. Ho scelto di fare il ministro della Cultura e del Turismo proprio perché penso che questi settori sono strategici per l'Italia e per il Sud».


Fonte: Il Mattino

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