Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

LAMPEDUSA: STRAGI RIPETUTE, IDENTICO COPIONE, MORTE “PREANNUNCIATA” IN CHIAVE EUROPEA

Anche i poeti hanno raccontato… Scrive Claudia Zironi: “Quando il 3 ottobre 2013 gli italiani hanno visto scorrere sui telegiornali le immagini della disperazione, delle ricerche vane, dei corpi raccolti sulle banchine di Lampedusa
3 ottobre 2013 - E’ trascorso un anno dalla tragedia di Lampedusa: 367 il numero dei morti accertato. Da allora altre stragi si sono ripetute: il copione è identico. Il 3 ottobre è diventata la metafora della morte “preannunciata” di migliaia di esseri alla ricerca di un’ancora di salvezza. Proprio per questo è dovere di tutti ricordare. Anche i poeti hanno raccontato… Scrive Claudia Zironi: “Quando il 3 ottobre 2013 gli italiani hanno visto scorrere sui telegiornali le immagini della disperazione, delle ricerche vane, dei corpi raccolti sulle banchine di Lampedusa, e gli italiani hanno ascoltato gli ipocriti mea culpa, le accuse, le polemiche e i pianti, anche i poeti erano in ascolto. Tanti di loro hanno sentito di dover scrivere dell’accaduto: quale miglior modo per non dimenticare, in questa epoca in cui tutto scorre velocemente e se ne va dalle memorie, che lasciare una testimonianza scritta?”.

Da quella tragica esperienza è nata un’antologia: “SOTTO IL CIELO DI LAMPEDUSA Annegati da respingimento”, raccolta di poesie scritte per ricordare le tragedie dei migranti, pubblicata dal giornale online “Glob011” e dalla casa editrice Rayuela, grazie all’organizzazione «100 Thousand Poets for Change» di Bologna. Il gruppo fa parte dell'omonimo “100 thousand poets for change”, fondato da Michael Rothenberg e Terri Carrion, due californiani che nel 2011 rivolsero un appello ai poeti di tutto il mondo affinché si unissero e “raccontassero” i drammi dell’umanità.
La strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 è stata purtroppo l’occasione in cui i poeti hanno manifestato indignazione, accoramento, emozioni… La prefazione dell’antologia è stata scritta da Erri De Luca, nome prestigioso della poesia italiana contemporanea, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani, con al suo attivo parecchie opere che parlano di migranti.

Anna Milici

Segue un video che raggruppa in ordine alfabetico parole e versi particolarmente significativi di tutte le poesie presenti nell’antologia, con un omaggio anche a Claudio Baglioni, a Erri De Luca e a tutti i Lampedusani che hanno un cuore grande.


Per non dimenticare

“ Tra Africa ed Europa si apre un grande cielo.
Un cielo sotto la cui volta sono nate le più grandi civiltà.
Un cielo sotto il cui sguardo, l’uomo ha imparato a diventare uomo.
Un cielo lungo le cui rotte il mondo ha conosciuto se stesso.

Quel cielo capovolto si chiama Mediterraneo.

Nel cuore del cuore di quel cielo brilla una stella. Una piccola stella.
La più piccola di tutte.
La più piccola ma la più luminosa.
[ …]
Quella stella si chiama Lampedusa.” (Claudio Baglioni)

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