Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

MESSINA: GUIDATORE SPERICOLATO RISCHIA DI FARE UNA STRAGE DURANTE LA ‘MOVIDA’

Nucleo Radiomobile di Messina, carambola di auto in via Garibaldi causata da un guidatore spericolato: i Carabinieri lo arrestano per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale

Messina, 18 ottobre 2014 - “Poteva essere una strage”! E’ questa la conclusione che si trae alla luce di quanto accaduto la scorsa notte nelle vie del centro storico messinese, in quel momento frequentatissime. Alle ore 1.50 circa di stanotte, infatti, una “gazzella” del Nucleo Radiomobile Carabinieri, impegnata con altre in un servizio specificatamente rivolto al controllo delle aree urbane interessate dalla “movida”, percorrendo Via Garibaldi vedeva sopraggiungere sulla corsia opposta una vettura a forte velocità, il cui conducente, peraltro alla guida con una musica assordante, giunto all’altezza dell’incrocio con Via I Settembre si immetteva, con una pericolosissima inversione a “U”, sull’altro senso di marcia della Via Garibaldi, ovvero verso l’autoradio.
A quel punto i militari scendevano dal veicolo intimando l’alt, ma il conducente della vettura, nel frattempo individuata in una Fiat Punto, piuttosto che adempiere all’alt, aumentava repentinamente la velocità, iniziando a “zigzagare”, sfiorando le numerosissime vetture in sosta e dirigendosi verso i militari, che solo fortunosamente evitavano un impatto che sarebbe stato letale.
Iniziava così un inseguimento, mentre l’area d’interesse veniva “cinturata” dalle altre pattuglie dei CC presenti in quell’area per evitare che il mezzo potesse darsi alla fuga e, soprattutto, che la corsa potesse causare vittime.
La Punto, infatti, a fortissima velocità percorreva Via Garibaldi, ove tamponava un motociclo “Vespa”, per poi proseguire in Via Loggia dei Mercanti e Via degli Argentieri, ove tamponava una Ford “Focus”, una Nissan “Terrano” e un Land Rover “Freelander”: quest’ultimo, a seguito dell’urto veniva trascinato per qualche metro. La Punto, finiva la sua corsa in Via degli Argentieri, ove si scontrava con un albero, circostanza che consentiva ai Carabinieri di bloccare il conducente e di identificarlo in un giovane messinese di 20 anni. L’intervento dei militari, evitava al guidatore l’aggressione da parte della folla, che terrorizzata aveva assistito alla folle corsa del giovane. Il ragazzo, trovato con un tasso alcolemico di poco superiore al massimo consentito, veniva così tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Per lui il giudizio per direttissima nella giornata odierna.

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