Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

MILAZZO E LA RAFFINERIA: LE ASSOCIAZIONI RICORDANO LA SCIAGURA DEL 27 OTTOBRE

Milazzo, 28/10/2014 - Si è svolta ieri, lunedì 27 ottobre alle ore 18, la fiaccolata per non dimenticare. Le Parrocchie di Archi e Pace del Mela guidate da Padre Peppe Trifiró e le Associazioni e i Comitati del territorio di Milazzo e della Valle del Mela, ad un mese dall'incidente verificatosi presso la Raffineria di Milazzo, hanno organizzato la fiaccolata e apposto una e una lapide a ricordo della sciagura. La manifestazione da Via Giuseppe Di Vittorio è arrivata ad Archi, dove risiedono diversi cittadini costretti a convivere con i serbatoi della Raffineria Mediterranea a poche decine di metri dalle loro abitazioni. Nella Piazza della Chiesa di Archi è stata collocata una lapide per non dimenticare il grave evento del 27 settembre 2014.

L'obiettivo della manifestazione è chiedere alle istituzioni di mettere in atto tutte quelle azioni a tutela dell'ambiente, della salute pubblica e la massima sicurezza per i cittadini e i lavoratori. Al termine della fiaccolata le Associazioni hanno presentato ufficialmente alle Amministrazioni Comunali un documento, come deciso durante l'incontro del 18 ottobre, composto da richieste a tutela della vita, della salute e dell'ambiente.

Lunedì 27 ottobre 2014 un incendio di vaste proporzioni divorò il serbatoio 513 della raffineria Mediterranea di Milazzo sprigionando fiamme altissime, visibili a distanza. L’incendio, del quale non si conoscono ancora le cause, si sprigionò poco prima dell’1 di notte, continua ad ardere per molte ore, malgrado l’intervento delle squadre interne dei vigili del fuoco della Raffineria, dei VVFF di Milazzo e Messina, impegnati a domare l’incendio.

Fu necessario che 1 milione di litri di kerosene, contenuti nel serbatoio, si esaurisssero.  Come dichiarato dal sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, non è stato attuato alcun piano di evacuazione della zona da parte del Prefetto, anche se parecchie famiglie hanno preferito abbandonare le loro abitazioni e portarsi in zone distanti dal luogo della sciagura. Le squadre di operai presenti nella struttura al momento in cui si è sprigionato l’incendio sono riuscite a raggiungere il punto di raccolta, secondo le norme che regolano il piano di evacuazione in caso di incendi.

Il 4 giugno 1993 alle ore 13. 20 la raffineria Mediterranea di Milazzo divenne un inferno: 7 operai persero la vita e 16 persone rimasero ferite per lo scoppio nell' impianto "Toping 4", durante la pausa per il pranzo, quando un gruppo di operai addetti alla manutenzione di guardia all'impianto stavano pranzando. Una tremenda esplosione e una impressionante nuvola di fumo nero portò morte e disperazione in quel luogo tanto chiacchierato di Milazzo: 7 operai morirono, investiti dallo scoppio e avvolti dalle fiamme, rimanendo carbonizzati. Enormi frammenti d’acciaio vennero scagliati fino a 100 m di distanza dall’esplosione.

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