Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

PONTE SULLO STRETTO: I SOLDI VADANO ALLE FAMIGLIE SICILIANE E CALABRESI, NON A OPERE INUTILI

30/10/2014 - Il Governo deve fornire chiarimenti urgenti sullo stanziamento di quasi 1,3 miliardi di euro per il Ponte sullo stretto, o la Corte dei Conti sarà chiamata ad indagare sull’ennesimo caso di utilizzo “fantasioso” di soldi pubblici. Lo afferma il Codacons, intervenendo in merito alla nota collegata al Def nella quale spunta un finanziamento di 1.287.324.000 euro per l’opera bloccata dal Governo Monti.

“Da una parte IL Premier Renzi pensa di trovare risorse ricorrendo all’aumento dell’Iva e delle accise sulla benzina inserendo clausole di salvaguardia che danneggiano pesantemente le famiglie, dall’altro sembra voler stanziare una cifra abnorme per un’opera dalla controversa utilità, che non migliorerà certo le condizioni economiche dei cittadini del sud Italia – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Ci aspettiamo una smentita urgente del Governo su tale finanziamento; in caso contrario sarà inevitabile un ricorso alla Corte dei Conti per fare luce sul corretto utilizzo dei soldi pubblici”.

“Con questi 1,3 miliardi di euro il Governo avrebbe potuto aiutare le famiglie calabresi e siciliane in difficoltà, considerando che proprio in queste due regioni si registra il più elevato tasso di povertà d’Italia” – conclude Carlo Rienzi.

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