Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SIRACUSA: PIOGGIA A SCUOLA, CROLLA UN CONTROSOFFITTO

La Rete degli Studenti Medi Sicilia chiede attenzione e risposte alle amministrazioni locali e al governo regionale
Siracusa, 28/10/2014 - Oggi, 28/10/2014, all'Istituto Superiore A. Rizza il controsoffitto in cartongesso ha ceduto. A metà mattinata pezzi di cartongesso sono crollati dal tetto sotto l'azione della pioggia. Si parla di un tetto in condizioni già precarie che, col maltempo, lascia filtrare ormai da anni l'acqua piovana, ma stamattina la situazione è degenerata. Fortunatamente non vi sono feriti ma il rischio era veramente alto.
Anche al liceo O.M. Corbino interi corridoi si sono allagati stamane, la Preside ha già preso dei provvedimenti ma gli studenti pretendono riposte concrete dalla Provincia. La Rete degli Studenti Medi di Siracusa dà voce a tutti i protagonisti della scuola e non può più far finta di niente.
Dichiara Marialaura Ambrogio, responsabile sindacale dell'associazione:

Se non si prenderanno immediatamente dei provvedimenti gli studenti saranno costretti a muoversi con azioni vertenziali. , continua la studentessa. L'edilizia scolastica è stata martoriata per decenni e i risultati sono evidenti. Studiare in queste condizioni è davvero difficile. Situazioni simili si verificano giornalmente all'interno della maggior parte degli edifici scolastici siracusani. Spesso sono direttamente le finestre a mancare e l'acqua, quando piove, entra dalle saracinesche. Conclude Marialaura,: .

La Rete degli Studenti Medi Sicilia sottolinea come questo episodio sia solo un piccolo esempio della situazione attuale delle scuole siciliane e chiede attenzione e risposte immediate a un governo regionale impegnato a ricostituirsi proprio in questi giorni.
“Il problema dell'edilizia scolastica è ormai da anni una delle principali piaghe della nostra regione” dichiara Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia. “Da troppo tempo denunciamo lo stato disastroso dei nostri edifici scolastici, la cui vivibilità è sotto gli standard umani; l'episodio di stamane è solo la punta di un mastodontico iceberg di problemi che gli studenti siciliani vivono nelle loro aule.
Mancanza di riscaldamenti, classi pollaio e soprattutto locali non in sicurezza sono all'ordine del giorno nel panorama scolastico della nostra terra.
Quando si tratta della sicurezza stessa degli studenti, crediamo che l'attenzione delle istituzioni debba essere immediata; per questo chiediamo da anni l'istituzione di un anagrafe regionale dell'edilizia scolastica, che possa monitorare in maniera precisa e capillare tutti i problemi strutturali delle scuole favorendo interventi tempestivi e mirati.

Abbiamo chiesto inoltre a gran voce durante l'incontro con il Presidente della Regione Rosario Crocetta svoltosi il 10 ottobre, l'accelerazione dei tempi per l'approvazione della legge regionale sul diritto allo studio che dovrà contenere, secondo le nostre richieste, una corposa parte dedicata all'edilizia scolastica, con annesse risorse economiche che al momento riteniamo insufficienti.
Ci auguriamo che la crisi di governo regionale, cui stiamo assistendo in questi giorni e l'uscita dalla giunta dell'assessora Scilabra, appresa tramite fonti di stampa, non influisca sul percorso relativo al diritto allo studio avviato in questi anni.”
“Il nostro appello al Presidente della Regione e alle forze politiche siciliane” conclude Manerchia “è che la scelta del nuovo assessore risponda alle grosse esigenze sentite oggi da tutta la popolazione studentesca siciliana che il 10 ottobre è scesa nelle piazze e che non si riduca ad un semplice gioco di nomi”.

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