Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

SIRACUSA: PIOGGIA A SCUOLA, CROLLA UN CONTROSOFFITTO

La Rete degli Studenti Medi Sicilia chiede attenzione e risposte alle amministrazioni locali e al governo regionale
Siracusa, 28/10/2014 - Oggi, 28/10/2014, all'Istituto Superiore A. Rizza il controsoffitto in cartongesso ha ceduto. A metà mattinata pezzi di cartongesso sono crollati dal tetto sotto l'azione della pioggia. Si parla di un tetto in condizioni già precarie che, col maltempo, lascia filtrare ormai da anni l'acqua piovana, ma stamattina la situazione è degenerata. Fortunatamente non vi sono feriti ma il rischio era veramente alto.
Anche al liceo O.M. Corbino interi corridoi si sono allagati stamane, la Preside ha già preso dei provvedimenti ma gli studenti pretendono riposte concrete dalla Provincia. La Rete degli Studenti Medi di Siracusa dà voce a tutti i protagonisti della scuola e non può più far finta di niente.
Dichiara Marialaura Ambrogio, responsabile sindacale dell'associazione:

Se non si prenderanno immediatamente dei provvedimenti gli studenti saranno costretti a muoversi con azioni vertenziali. , continua la studentessa. L'edilizia scolastica è stata martoriata per decenni e i risultati sono evidenti. Studiare in queste condizioni è davvero difficile. Situazioni simili si verificano giornalmente all'interno della maggior parte degli edifici scolastici siracusani. Spesso sono direttamente le finestre a mancare e l'acqua, quando piove, entra dalle saracinesche. Conclude Marialaura,: .

La Rete degli Studenti Medi Sicilia sottolinea come questo episodio sia solo un piccolo esempio della situazione attuale delle scuole siciliane e chiede attenzione e risposte immediate a un governo regionale impegnato a ricostituirsi proprio in questi giorni.
“Il problema dell'edilizia scolastica è ormai da anni una delle principali piaghe della nostra regione” dichiara Andrea Manerchia, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia. “Da troppo tempo denunciamo lo stato disastroso dei nostri edifici scolastici, la cui vivibilità è sotto gli standard umani; l'episodio di stamane è solo la punta di un mastodontico iceberg di problemi che gli studenti siciliani vivono nelle loro aule.
Mancanza di riscaldamenti, classi pollaio e soprattutto locali non in sicurezza sono all'ordine del giorno nel panorama scolastico della nostra terra.
Quando si tratta della sicurezza stessa degli studenti, crediamo che l'attenzione delle istituzioni debba essere immediata; per questo chiediamo da anni l'istituzione di un anagrafe regionale dell'edilizia scolastica, che possa monitorare in maniera precisa e capillare tutti i problemi strutturali delle scuole favorendo interventi tempestivi e mirati.

Abbiamo chiesto inoltre a gran voce durante l'incontro con il Presidente della Regione Rosario Crocetta svoltosi il 10 ottobre, l'accelerazione dei tempi per l'approvazione della legge regionale sul diritto allo studio che dovrà contenere, secondo le nostre richieste, una corposa parte dedicata all'edilizia scolastica, con annesse risorse economiche che al momento riteniamo insufficienti.
Ci auguriamo che la crisi di governo regionale, cui stiamo assistendo in questi giorni e l'uscita dalla giunta dell'assessora Scilabra, appresa tramite fonti di stampa, non influisca sul percorso relativo al diritto allo studio avviato in questi anni.”
“Il nostro appello al Presidente della Regione e alle forze politiche siciliane” conclude Manerchia “è che la scelta del nuovo assessore risponda alle grosse esigenze sentite oggi da tutta la popolazione studentesca siciliana che il 10 ottobre è scesa nelle piazze e che non si riduca ad un semplice gioco di nomi”.

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