Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

TIBERIO TIMPERI: IL SILENZIO DELLA RAI È PIU’ GRAVE DELLA BESTEMMIA

Il Codacons chiede chiarimenti al direttore Leone: Il silenzio della Rai piu’ grave della bestemmia
30/10/2014 - A distanza di 12 giorni dall’episodio della bestemmia di Tiberio Timperi nel corso di “Unomattina in famiglia”, nessun provvedimento sembra essere stato preso dalla Rai nei confronti del conduttore, degli autori e dei montatori del programma, responsabili del grave errore andato in onda. Il direttore di RaiUno Giancarlo Leone, all’indomani della bestemmia, aveva annunciato sanzioni nei confronti dei responsabili, ma ad oggi nulla si è saputo e la vicenda sembra finita nell’oblio.

“Chiediamo chiarimenti urgenti alla Rai – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Il direttore Leone deve dire ai telespettatori se intende adottare provvedimenti verso Timperi e verso chi ha commesso l’errore che ha portato alla messa in onda della bestemmia. Il silenzio della Rai su un episodio che in passato ha determinato misure drastiche (si pensi al caso di Leopoldo Mastelloni) appare ancor più grave della bestemmia stessa, perché in assenza di provvedimenti i telespettatori saranno portati a pensare che l’azienda possa avallare simili comportamenti nel corso delle sue trasmissioni” – conclude Rienzi.

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