Palermo, 19/11/2014 - Esprimiamo la massima solidarieta’ e vicinanza al sindaco di Catania Enzo Bianco, aggredito oggi in modo barbaro nella sua citta’. Che si tratti del gesto dissennato di un folle o meno, non possiamo che manifestare preoccupazione per l’ennesima aggressione subita da un sindaco, figura piu’ di ogni altra vicina ai cittadini ed esposta a episodi del genere. Ribadiamo al sindaco, a nome del Presidente, del Vicepresidente e di tutti gli organi dell’ANCI, la nostra vicinanza e l’incoraggiamento affinche’ prosegua con la caparbieta’ e la competenza di sempre nell’amministrazione della sua citta’.
"Incondizionata solidarietà al sindaco di Catania Enzo Bianco per la vile aggressione subìta, che conferma ancora una volta come attualmente, più che in passato, i sindaci siano i soggetti più esposti e vulnerabili in questo drammatico contesto economico e sociale". Lo afferma il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci in seguito all'aggressione avvenuta stamattina nei confronti del sindaco di Catania.
Con una propria nota, il Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, ed Assessore alla Legalità al Comune di Vittoria, Piero Gurrieri, ha espresso la solidarietà dell'Associazione al Sindaco di Catania Enzo Bianco, per l'aggressione da questi subita alcune ore fa: "A nome mio personale e degli organi nazionali di Avviso Pubblico, esprimo al Sindaco Enzo Bianco, la cui Amministrazione da pochi giorni è entrata a far parte della nostra Associazione, la mia e nostra solidarietà. Lo abbiamo segnalato, e continuiamo a farlo, nel nostro rapporto annuale "Amministratori sotto tiro", i cui dati più recenti abbiamo presentato in Campidoglio, presenti la ministra Lanzetta e la presidente Bindi: i Sindaci e gli amministratori sono il punto più avanzato di esposizione della politica, e spesso, per l'inadeguatezza, soprattutto a fronte di una congiuntura tanto difficile, dei mezzi, anche economico-finanziari, posti a disposizione dei Comuni dal Governo centrale, proprio i Sindaci rimangono esposti ai comportamenti violenti, che vanno comunque condannati con determinazione, di qualche sconsiderato. Occorre quindi riaffermare il principio che la strada maestra è, anche in momenti complicatissimi, quella del confronto, del dialogo, della ricerca di risposte ai problemi che ci sono, ma occorre anche che le istituzioni centrali sappiano, qui e ora, mettere a disposizione delle autonomie locali progetti e misure concrete per rispondere ad una situazione sociale obbiettivmente ai limiti".
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