Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

CISL MESSINA: “L'AMMINISTRAZIONE HA DECRETATO IL FALLIMENTO DEI SERVIZI SOCIALI E CHIUSO LA STORICA CASA SERENA”

“AMMINISTRAZIONE DA GUINNESS DEI PRIMATI: HA DECRETATO IL FALLIMENTO DEI SERVIZI SOCIALI DI MESSINA E CHIUSO LA STORICA CASA SERENA”. CISL FP E UIL FPL ATTACCANO L’AMMINISTRAZIONE E PROCLAMANO LO SCIOPERO GENERALE PER DOMANI

Messina, 11 novembre ’14 – Nessuna certezza, solo ipotesi sulle possibilità di recuperare risorse per far proseguire i servizi sociali. A tre giorni dalla scadenza del bando, oltre 100 lavoratori dei Servizi sociali di Cisl e Uil hanno deciso di proseguire nell'occupazione della sala consiliare del Comune. L'incontro tra il vice sindaco, il presidente del Consiglio, i capigruppo, i rappresentanti sindacali e i lavoratori – infatti - non hanno portato a nulla se non a un aggiornamento al pomeriggio di domani.
“L'assessore Signorino ha solo accennato a possibilità di recuperare risorse – spiegano Calogero Emanuele, Saro Contestabile della Cisl Fp e Giuseppe Calapai della Uil Fpl – le proposte dei capigruppo vanno nella direzione di un gruppo di lavoro che in questi tre giorni deve lavorare per trovare la soluzione per non interrompere i servizi”.

Cisl Fp e Uil Fpl denunciano come vi sia confusione anche sulle gare di affidamento, alcune in fase di celebrazione e altre sospese senza capire quali criteri siano stati seguiti per decidere quali gare dovevano essere sospese.
“Registriamo da più parti – proseguono Emanuele, Contestabile e Calapai – uno strano accanimento sul destino di Casa Serena per motivi che ci sfuggono ma che sicuramente costringeranno l'Amministrazione a ricoverare gli anziani in altre strutture, private, che pare siano già state individuate”.


Intanto sono saltate le sedute della Commissione Bilancio e del Consiglio, mentre la Giunta non riesce a completare i lavori programmati perché tutti sono stati chiamati a dipanare la matassa dei Servizi sociali.

“Non è dato sapere qual è la strategia dell'Amministrazione – aggiungono - certo è che l'amministrazione Accorinti, con il suo Assessore Mantineo, hanno decretato il fallimento dei Servizi Sociali di Messina e con essi la chiusura di Casa Serena. Quindi, a questa amministrazione spetta la citazione nel Guinness dei primati”.
I sindacati ricordano come ci sia voluto un forte pressing del Presidente del Consiglio comunale, dei Capigruppo e degli stessi rappresentanti sindacali per trovare una soluzione tampone che consenta di arrivare al 31 dicembre.

“Una situazione assolutamente insoddisfacente che obbliga e impone di dare corso ad una programmazione certa per gli anni a venire già a partire da gennaio del 2015. Gli amministratori, tutti, hanno l'obbligo di ricercare soluzioni, sapendo che una volta eletti devono fare gli interessi della collettività e se si fallisce bisogna avere il coraggio di tirare i remi in barca e lasciare spazio a chi meglio sa amministrare una città ormai allo sfascio”, concludono Emanuele e Calapai.
La protesta continua, viene mantenuta l’occupazione dell’aula consiliare e domani sciopero generale di tutti i lavoratori che manifesteranno a Palazzo Zanca.

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