Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

CROCETTA, PETROLCHIMICO: "MA SIAMO DIVENTATI TUTTI PAZZI?"


Il petrolio estratto sara' lavorato nelle raffinerie siciliane, da Milazzo al polo di Priolo ed Augusta, e porteremo altro lavoro in questi territori. L'Eni, inoltre, si e' impegnata a creare la sede dell'azienda estrattiva in Sicilia

PALERMO, 16/11/2014 - "Quale Regione, quale Stato al mondo ha il petrolio e non lo vende? O siamo diventati tutti pazzi?". Se lo chiede il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in un'intervista a Repubblica (edizione Palermo).
"L'intesa per la salvaguardia del Petrolchimico - aggiunge - oltre a trasformare la raffineria nel primo polo di economia verde italiano, introduce alcuni aspetti importanti: a realizzare le basi e le trivelle saranno gli operai della Fincantieri, e cosi' sara' sbloccata la crisi occupazionale di Palermo. Il petrolio estratto sara' lavorato prioritariamente nelle raffinerie siciliane, da Milazzo al polo di Priolo ed Augusta, e porteremo altro lavoro in questi territori. L'Eni, inoltre, si e' impegnata a creare la sede dell'azienda estrattiva in Sicilia, in modo da pagare qui le tasse. Insomma, questo accordo complessivamente non vale meno di 500 milioni di euro e produce 6.500 occupati. Un risultato incredibile per la nostra economia". (ITALPRESS)

Sulla pagina FB del presidente Crocetta, Enzo Verderame scrive: "Ciao Rosario, io mi auguro che a Gela non si perdano posti di lavoro. Può fare solo piacere che l'accordo fatto a Roma crei occupazione per i siciliani, ma che a pagare non siano i gelesi. Noi siamo tanto bravi, e saremo altrettanto cattivi da non permettere a nessuno di prenderci ancora una volta in giro. Se non saranno garantiti i posti di lavoro di tutte le persone perbene, da gela partirà la rivoluzione, non facciamo giocare più nessuno con il nostro futuro. NESSUNO!!!!

E Monella Arnone ribatte: "Che vergogna! Dispiace immensamente constatare che lei non ha la minima idea di cosa significa l'esistenza di una piattaforma petrolifera. Dare lavoro a scapito della salubrità dei mari e dell'ambiente, le pare un investimento economico per le generazioni future? E' oramai acclamato che il petrolio non è più il futuro e che le piattaforme producono un immenso danno all'ecosistema marino. Lei in quanto governatore sta iniziando a farsi inghiottire dalle lobbies, crede di racimolare più voti alle prossime elezioni? Prima col Muos, adesso con il petrolio. Crocetta vada a casa, lei non è più all'altezza del ruolo che ricopre."

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