Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

CROCETTA, PETROLCHIMICO: "MA SIAMO DIVENTATI TUTTI PAZZI?"


Il petrolio estratto sara' lavorato nelle raffinerie siciliane, da Milazzo al polo di Priolo ed Augusta, e porteremo altro lavoro in questi territori. L'Eni, inoltre, si e' impegnata a creare la sede dell'azienda estrattiva in Sicilia

PALERMO, 16/11/2014 - "Quale Regione, quale Stato al mondo ha il petrolio e non lo vende? O siamo diventati tutti pazzi?". Se lo chiede il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in un'intervista a Repubblica (edizione Palermo).
"L'intesa per la salvaguardia del Petrolchimico - aggiunge - oltre a trasformare la raffineria nel primo polo di economia verde italiano, introduce alcuni aspetti importanti: a realizzare le basi e le trivelle saranno gli operai della Fincantieri, e cosi' sara' sbloccata la crisi occupazionale di Palermo. Il petrolio estratto sara' lavorato prioritariamente nelle raffinerie siciliane, da Milazzo al polo di Priolo ed Augusta, e porteremo altro lavoro in questi territori. L'Eni, inoltre, si e' impegnata a creare la sede dell'azienda estrattiva in Sicilia, in modo da pagare qui le tasse. Insomma, questo accordo complessivamente non vale meno di 500 milioni di euro e produce 6.500 occupati. Un risultato incredibile per la nostra economia". (ITALPRESS)

Sulla pagina FB del presidente Crocetta, Enzo Verderame scrive: "Ciao Rosario, io mi auguro che a Gela non si perdano posti di lavoro. Può fare solo piacere che l'accordo fatto a Roma crei occupazione per i siciliani, ma che a pagare non siano i gelesi. Noi siamo tanto bravi, e saremo altrettanto cattivi da non permettere a nessuno di prenderci ancora una volta in giro. Se non saranno garantiti i posti di lavoro di tutte le persone perbene, da gela partirà la rivoluzione, non facciamo giocare più nessuno con il nostro futuro. NESSUNO!!!!

E Monella Arnone ribatte: "Che vergogna! Dispiace immensamente constatare che lei non ha la minima idea di cosa significa l'esistenza di una piattaforma petrolifera. Dare lavoro a scapito della salubrità dei mari e dell'ambiente, le pare un investimento economico per le generazioni future? E' oramai acclamato che il petrolio non è più il futuro e che le piattaforme producono un immenso danno all'ecosistema marino. Lei in quanto governatore sta iniziando a farsi inghiottire dalle lobbies, crede di racimolare più voti alle prossime elezioni? Prima col Muos, adesso con il petrolio. Crocetta vada a casa, lei non è più all'altezza del ruolo che ricopre."

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