Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

GIOIOSA MAREA: SCANDALOSO, HANNO DIMENTICATO IL SALAME SANT’ANGELO


GIOIOSA MAREA: STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO, POLEMICHE E ABBANDONO DELLE CAMPAGNE
Sant’Angelo di Brolo, 17/11/2014 - Ieri mattina, assistendo ad un convegno sulla valorizzazione delle tipicità dei prodotti della nostra Regione, svoltosi a Gioiosa Marea, sono rimasto allibito per la condotta tenuta dal Sig. Dirigente della Soat di Castell’Umberto e di Mistretta.
Lo stesso, a differenza di quanto fatto brillantemente dai suoi colleghi, che hanno affrontato temi inerenti l’incontro, ha tenuto una noiosa relazione, durata una ventina di minuti, durante i quali, per il 90 per cento ha parlato del suino nero dei Nebrodi e poi, in maniera del tutto marginale, di formaggi e altre specialità.

La cosa scandalosa è che lo stesso abbia “dimenticato” che nel territorio dei Nebrodi, a pochi chilometri da casa sua, si produce il salame Sant’Angelo, l’unico insaccato di Sicilia ad avere un riconoscimento istituzionale, che è il marchio IGP, a mio parere non meno prestigioso del presidio Slow Food, verso il quale il funzionario pare abbia particolare simpatia.

Se il sig. Dirigente avesse parlato come rappresentante di una associazione privata che difende un prodotto piuttosto che un altro, o se si fosse trattato di un convegno sul suino nero, sarebbe stato accettabile. Non è tollerabile, invece, che egli abbia relazionato nella veste istituzionale di funzionario della Regione, pagato anche con le imposte che versano i produttori di salame Sant’Angelo, come quelli di altre specialità tipiche (provole di Floresta, di Montalbano, di Basicò dove esiste il consorzio di tutela, delle quali si è guardato bene dal nominarle, preferendo parlare di una inedita “provola dei Nebrodi”), completamente ignorate.

Segnalerò questi fatti all’Assessorato regionale per l’Agricoltura e al Presidente della Regione. Bisogna dire basta a certi comportamenti che di tipico hanno solo la partigianeria e non possono essere tenuti da chi, come questo signore, ricopre ruoli pubblici, che dovrebbero avere alla loro base l’assoluta imparzialità.

Basilio Caruso
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GIOIOSA MAREA: STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO, POLEMICHE E ABBANDONO DELLE CAMPAGNE

Polemiche e (amare) considerazioni a margine del convegno sulle “Risorse agroalimentari, tra identità, cultura e promozione del territorio”, organizzato a Gioiosa Marea nei giorni scorsi nell’ambito del Psr Sicilia 2007-2013. Il salame di Sant'Angelo e l'abbandono delle campagne temi mancanti e 'stridenti' per la promozione del territorio. L’abbandono...
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Commenti

  1. Io rilancerei immediatamente con un convegno esclusivamente sul salame di Sant'Angelo con visita nei luoghi dove viene insaccato dando sopratutto risalto alle carenze cultural-politiche di certi Enti che servono solo al potere.
    Mi verrebbe voglia di suggerire al sindaco di Sant'Angelo di Brolo il tema del convegno, ma penso che non ne ha bisogno.

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