29/12/2014 - Don Luigi Ciotti è l'italiano dell' anno per Famiglia Cristiana, "scelto per il coraggio e la capacità di coinvolgere credenti e non credenti a reagire all'impotenza in cui versa l'Italia", come afferma don Antonio Sciortino, direttore del settimanale Famiglia Cristiana, del quale è stato presentato il numero speciale, recante don Ciotti sulla copertina. Don Luigi Ciotti raccoglie idealmente il testimone dai cittadini di Lampedusa, l'isola-rifugio per decine di migliaia di migranti, che erano stato nominato da Famiglia Cristiana personaggio dell'anno nel 2013. Nel 2010 tale riconoscimento era andato al cardinale Dionigi Tettamanzi.
Don Luigi Ciotti firmando l'appello di Repubblica a favore della legge anticorruzione ferma in Parlamento, in una intervista di Repubblica TV ha detto: "E' necessario dare una spinta a un decreto legge che cerca di mettere dei punti di una riforma importante". E ancora: "Va sostenuto il governo che in questa azione è fortemente ricattato".
Da sempre Libera, nella sua sede nazionale o anche nelle sue sedi territoriali, ha rappresentato un punto di riferimento per quanti vivono situazioni di disagio, e in modo particolare legate all'azione di gruppi criminali e mafiosi. Richieste di aiuto che si è sempre cercato di orientare al nostro Ufficio legale o a quelle Associazioni che in determinate problematiche potevano dare un sostegno concreto o quanto meno una consulenza.
Negli ultimi anni queste richieste di aiuto sono andate aumentando considerevolmente fino a sollecitarci nell'organizzarci in modo più strutturale nei territori, e a rendere più organica la nostra risposta soprattutto in quattro ambiti: sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia.
Nel 2010 è nato così il progetto "S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata", finanziato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (legge 383/2000 lett f direttiva 2009), che ha permesso l'attivazione in alcune regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti faranno richiesta in quei particolari ambiti di disagio.
Gli sportelli di Avezzano e Reggio Calabria sono stati attivati anche grazie al contributo della Tavola Valdese, ufficio 8X1000.
Il progetto Sos Giustizia attualmente è sostenuto e fornisce aiuto e sostegno alle vittime di usura, del racket delle estorsioni, ai testimoni di giustizia e ai famigliari delle vittime innocenti delle mafie grazie alle donazioni dei privati e ai finanziamenti di enti e istituzioni locali.
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