Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MIGRANTI: A MESSINA 886 PROFUGHI SALVATI NEL CANALE DI SICILIA

E' attraccata al molo “Colapesce” del porto di Messina la nave Etna della Marina Militare con a bordo 886 profughi extracomunitari salvati nel Canale di Sicilia. Attivato dalla Prefettura il sistema di prima accoglienza dei migranti. Una parte sistemati presso il plesso universitario “Primo Nebiolo” e presso l’ex caserma “Gasparro”, preventivamente svuotati al fine di garantire un ricambio delle persone ivi ospitate

Messina, 26 dicembre 2014 - Nella giornata odierna è attraccata al molo “Colapesce” del porto di Messina la nave Etna della Marina Militare con a bordo 886 profughi extracomunitari salvati nel Canale di Sicilia. E’ stato attivato, a cura della Prefettura, il consueto sistema di prima accoglienza dei migranti. Una parte dei migranti sbarcati è stata sistemata presso i centri siti presso il plesso universitario “Primo Nebiolo” e presso l’ex caserma “Gasparro”, preventivamente svuotati al fine di garantire un ricambio delle persone ivi ospitate.

A bordo della nave “Etna” vi erano anche circa trenta minori non accompagnati che sono stati fatti alloggiare presso il centro “Ahmed” che già ospita, come noto, in via temporanea altri 103 migranti minori d’età. Sono stati ricoverati presso i nosocomi cittadini alcune donne in stato di gravidanza ed un bambino, insieme alla madre, nato durante il tragitto fra il Canale di Sicilia e il porto di Messina.

Il rimanente numero di migranti, sotto la regia del Ministero dell’Interno, è stato trasferito in altre località della Sicilia, Siracusa ed Agrigento, in Calabria (Crotone), Basilicata (Potenza), Campania (Napoli), Lazio (Roma), Abruzzo (Pescara e Teramo), Marche (Ascoli Piceno), Umbria (Perugia), Toscana (Firenze), Emilia Romagna (Bologna), Veneto (Venezia e Padova), Alto Adige (Bolzano), Lombardia (Milano) e Piemonte (Torino).

L’attività di accoglienza è stata assicurata con il consueto contributo delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia Costiera), nonché dei Vigili del Fuoco, dell’ASP 5 di Messina, dell’USMAF, della Croce Rossa, dell’Ente gestore dei centri d’accoglienza e dell’associazione “Misericordia”.

L’eccezionalità dell’evento, atteso il numero elevato di profughi sbarcati, avrebbe richiesto un supporto maggiore anche da parte del Comune di Messina e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al fine di garantire una più ottimale e celere assistenza allo sbarco.
I predetti Enti, tuttavia, anche se allertati già nella serata di ieri, 25 dicembre, hanno ritenuto di non dover assicurare la piena collaborazione richiesta dalla Prefettura.

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