Dall'intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura Roma a Palazzo Marescialli: "Si amplia l'azione riformistica che i recenti Governi hanno operato nel campo penitenziario. Sono lieto che abbiano così trovato un primo significativo seguito le preoccupazioni e le esigenze che avevo segnalato poco più di un anno fa"
Roma, 22/12/2014 - "Lo stato di tensione e le contrapposizioni polemiche che per anni hanno caratterizzato i rapporti tra politica e magistratura, determinando un paralizzante conflitto tra maggioranza e opposizione in Parlamento sui temi della giustizia e sulla sua riforma, non hanno giovato né alla qualità della politica, né all'immagine della magistratura.
Rimango fermamente convinto, come ho avuto modo di dire più volte fin dallo specifico intervento sul tema svolto al Consiglio nel febbraio 2008, che la politica e la giustizia non possono e non debbono percepirsi come "mondi ostili guidati dal reciproco sospetto".
"A tal fine ho ripetutamente richiamato l'esigenza che tutti facessero prevalere il senso della misura e della comune responsabilità istituzionale poiché la credibilità delle Istituzioni e la saldezza dei principi democratici si fondano sulla divisione dei poteri e sul pieno e reciproco rispetto delle funzioni di ciascuno."
"Contando su un clima diverso, di superamento di logiche di conflitto frontale, l'attuale Governo ha iniziato a operare, in sede parlamentare, sul fronte della giustizia, con un percorso che intende proseguire mediante una pluralità di interventi. Si amplia così l'azione riformistica che i recenti Governi hanno operato nel campo penitenziario, ottenendo risultati riconosciuti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e indicati specificamente nel recente report sulla situazione carceraria a novembre 2014 diffuso dal Ministro Orlando. Sono lieto che abbiano così trovato un primo significativo seguito le preoccupazioni e le esigenze che avevo segnalato poco più di un anno fa nel mio messaggio alle Camere."
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